Cari Colleghi, vi posto un’agenzia che ho avuto di modo di leggere in giornata nel caso qualcuno desiderasse esprimere la propria solidarietà su facebook e perché tutti gli amici viaggiatori siano informati al riguardo.
Personalmente esprimo tutta la mia vicinanza al ragazzo ed alla famiglia in quanto mi sono trovato in una situazione simile nel 2007.
Al riguardo è bene precisare a tutti gli amici viaggiatori, per quanto di mia personale conoscenza,
che non tutte le polizze sanitarie turistiche sono riconosciute dagli ospedali Thailandesi, nel senso che se avete bisogno di cure ospedaliere intanto dovete anticipare e poi eventualmente una volta in Italia iniziate la pratica di rivalsa per il rimborso (ed ho molti dubbi in merito alle polizze che vengono abbinate all’acquisto del solo volo). Quindi se del caso prestare la massima attenzione al momento della stipula.
Personalmente a seguito di una caduta a Bkk che ha comportato una frattura della rotula sono stato ricoverato presso il Bumrungrad Hospital di Bkk, struttura che si è dimostrata veramente efficiente e con un servizio dagli altissimi standards qualitativi (al Bumrungrad le persone fanno anche turismo medico da molti paesi), la cosa ha comportato ovviamente un intervento chirurgico, la degenza di cinque giorni in ospedale, svariate pere di morfina una volta finito l’effetto dell’anestesia (siamo nel triangolo d’oro, lì non scherzano) ed il rientro in Italia con stampelle (l’ospedale ha comunque fornito anche l’assistenza in aeroporto visto che ero la in solitaria).
La cosa nel totale mi è costata circa tremila euro che mi sono stati chiesti mentre ero sul lettino dell’accettazione, costretto a telefonare alla famiglia affinché mi facessero alzare il limite della carta di credito in banca e sballottato sulla lettiga con il ginocchio rotto in cerca di un bancomat nell’ospedale per ripulire anche quello (la visa era già stata quasi interamente seccata durante la permanenza). Mi ricordo ancora (oltre alle pere di morfina) il flash della sala operatoria dove, circondato da omini con gli occhi a mandorla, mi sembrava di essere in autopsia dell’alieno. Per non parlare poi della fisioterapia in Italia per correre di nuovo (6 mesi), della seconda operazione in Italia per rimuovere il cerchiaggio che fanno in questi casi e della successiva nuova fisioterapia per tornare a correre (altri 3 mesi).
Quindi tutta la mia vicinanza al ragazzo ed alla famiglia (so quello che ha patito la mia sapendomi la da solo) dal più profondo del cuore con un grandissimo in bocca al lupo e con la speranza che l’articolo di giornale lasci spazio alle solite esagerazioni e che la cosa possa quindi risolversi in modo migliore rispetto a quello con cui viene presentata.
Tragico capodanno per un giovane di Olbia, Alessandro Amadori, 27 anni, ora ricoverato al Bangkok hospital di Phuket, per un incidente stradale in moto che gli ha fatto perdere un piede. Riattaccato dai medici thailandesi 12 ore dopo l’incidente e dopo aver ricevuto le assicurazioni del console italiano che l’operazione chirurgica sarebbe stata pagata: 20mila euro.
L’INCIDENTE – L’incidente e’ avvenuto la notte del 30 dicembre quando Alessandro scivola con la moto presa a noleggio contro un guardrail che gli stacca di netto un piede. Il ragazzo, in vacanza con quattro amici, aveva scelto di trascorrere il Capodanno al caldo, in Thailandia.
All’alba arriva una chiamata ai genitori di Alessandro: ‘Gli amici mi raccontano quello che e’ successo – ha raccontato la madre Caterina al quotidiano La Nuova Sardegna -. Mi dicono che e’ ricoverato al Bangkok hospital e mi spiegano che i medici chiedono 5mila euro per intervenire. Il centro e’ privato e gli stranieri non sono coperti dal servizio sanitario. Impossibile alle 3 del mattino riuscire a inviare del denaro. Ho chiamato il console in Thailandia e ho chiesto una sua mediazione. La mattina dopo e’ arrivato in ospedale. Ha trattato per quattro ore con i medici per convincerli a operare mio figlio. Gli hanno riattaccato il piede dopo 12 ore dall’incidente. Un disastro. Mi hanno gia’ detto che sull’osso c’e’ il rischio di necrosi e sara’ indispensabile intervenire di nuovo. L’ospedale si e’ mosso solo dopo che sono stati anticipati 4mila euro. Hanno tenuto il piede amputato sotto ghiaccio fino a quando non siamo riusciti a convincerli’.
LA COLLETTA – Ma non e’ semplice trovare il resto del denaro e la notte di Capodanno, il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli dal palco del concerto ha lanciato l’appello per una colletta a favore della famiglia. Gli amici e i parenti hanno creato dei banchetti in citta’ per raccogliere fondi, ed e’ partito il tam tam su Facebook. Si e’ attivato anche il comitato di Isticadeddu, il quartiere dove vive la famiglia. Alessandro lavora in uno studio grafico in citta’. I genitori stanno per partire per Phuket.
A RIPRENDERE IL FIGLIO – ‘Devo andare a riprendere Alessandro – racconta la madre -. Mio figlio e’ bloccato in ospedale. Gli hanno anche sequestrato il passaporto. L’albergo chiede 1600 euro per la moto distrutta nell’incidente. Ora devo correre da mio figlio. Incredibile, in ospedale non lo hanno voluto assistere fino a quando non hanno avuto rassicurazioni sui soldi. E di preciso non mi hanno detto quanto costera’ la degenza. All’inizio volevano 5mila euro, ora siamo arrivati a 20mila senza che nessuno mi abbia spiegato il motivo’. Per Alessandro questa e’ la prima operazione. L’intervento e’ un tassello, ne servono altri perche’ abbia qualche possibilita’ di conservare l’arto.
"Tutti per uno, uno per tutti !" W gli Gnoccatravels i Moschettieri del XXI secolo.
Massima solidarietà per Alessandro, sta passando veramente una brutta esperienza e spero per lui che si possa risolvere in modo veloce e con i minor dei danni sia fisici che economici. Tuttavia mi sento di dare un consiglio spassionato a tutti: quando le agenzie di viaggio vi propongono l'assicurazione aggiuntiva pagando quelle 100euro in più, accettate senza pensarci su 2 volte! Chiedete su cosa sarete coperti e se sarà l'assicurazione a pagare direttamente l'istituto sanitario all'estero in caso di cure mediche/operazioni chirurgiche o se dovrete anticipare voi di tasca propria. Io ho molti amici che pur di spendere meno, pensano che sia intelligente non assicurarsi per le cure sanitarie "ma in 10 giorni cosa mi potrà mai accadere?!". Mi raccomando gente! Bagagli, viaggio e cure mediche sempre ben assicurati, ovunque si vada nel mondo perchè gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo! Non saranno quelle 100euro risparmiate a cambiarvi la vita, ma sicuramente potrebbero salvarvi da qualche situazione di emergenza.
A conti fatti, la gnocca free costa di più della gnocca pay.
Sempre illuminante Dr. Michael..questa bruttissima storia puo' solamente insegnarci che quando siamo via da casa dobbiamo avere OCCHI APERTI..in tutto e per tutto..chiaro che l'amico di Olbia è stato solo molto sfigato..gli auguro di cuore di cavarsela..ricordiamoci sempre che in qualsiasi situazione ci sia una percentuale infima di rischio ci si deve tirare indietro..senza se e senza ma..parlo per esempio di certe ragazze "dubbie" che per ipotesi ci stanno troppo facilmente, telefonano di continuo mentre sono con voi e vi invitano a casa loro..oppure tensioni con machos locali gelosi perche' ci provate (o perche' ci provano con voi)..o feste private non sicure..o situazioni di potenziale pericolo generiche..voltate i tacchi e andate in luoghi sicuri..ricordiamo sempre che siamo a casa di altri e NESSUNO vi aiutera'..e tenete SEMPRE un profilo basso bassissimo..
Ripeto, l'amico protagonista è stato soprattutto davvero sfortunato..un augurio sincero e sentito di completa guarigione..
Sei gentile Cabo ed hai ragione, l'emergenza medica è solo una delle potenziali esperienze negative dello gnoccatravel quelle da te citate penso che possano magicamente riassumere tutte le altre.... aggiungerei anche tre regole basilari per il buon viaggio :
1) non fare cazzate con i visti;
2) stare lontani dalle minorenni;
3) lasciar perdere le droghe.
Di nuovo in bocca al lupo ad Alessandro e famiglia.
"Tutti per uno, uno per tutti !" W gli Gnoccatravels i Moschettieri del XXI secolo.
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Viaggiatore845
04/01/2012 | 15:49
Silver
Gnoccatravel in grave emergenza
Cari Colleghi, vi posto un’agenzia che ho avuto di modo di leggere in giornata nel caso qualcuno desiderasse esprimere la propria solidarietà su facebook e perché tutti gli amici viaggiatori siano informati al riguardo.
Personalmente esprimo tutta la mia vicinanza al ragazzo ed alla famiglia in quanto mi sono trovato in una situazione simile nel 2007.
Al riguardo è bene precisare a tutti gli amici viaggiatori, per quanto di mia personale conoscenza,
che non tutte le polizze sanitarie turistiche sono riconosciute dagli ospedali Thailandesi, nel senso che se avete bisogno di cure ospedaliere intanto dovete anticipare e poi eventualmente una volta in Italia iniziate la pratica di rivalsa per il rimborso (ed ho molti dubbi in merito alle polizze che vengono abbinate all’acquisto del solo volo). Quindi se del caso prestare la massima attenzione al momento della stipula.
Personalmente a seguito di una caduta a Bkk che ha comportato una frattura della rotula sono stato ricoverato presso il Bumrungrad Hospital di Bkk, struttura che si è dimostrata veramente efficiente e con un servizio dagli altissimi standards qualitativi (al Bumrungrad le persone fanno anche turismo medico da molti paesi), la cosa ha comportato ovviamente un intervento chirurgico, la degenza di cinque giorni in ospedale, svariate pere di morfina una volta finito l’effetto dell’anestesia (siamo nel triangolo d’oro, lì non scherzano) ed il rientro in Italia con stampelle (l’ospedale ha comunque fornito anche l’assistenza in aeroporto visto che ero la in solitaria).
La cosa nel totale mi è costata circa tremila euro che mi sono stati chiesti mentre ero sul lettino dell’accettazione, costretto a telefonare alla famiglia affinché mi facessero alzare il limite della carta di credito in banca e sballottato sulla lettiga con il ginocchio rotto in cerca di un bancomat nell’ospedale per ripulire anche quello (la visa era già stata quasi interamente seccata durante la permanenza). Mi ricordo ancora (oltre alle pere di morfina) il flash della sala operatoria dove, circondato da omini con gli occhi a mandorla, mi sembrava di essere in autopsia dell’alieno. Per non parlare poi della fisioterapia in Italia per correre di nuovo (6 mesi), della seconda operazione in Italia per rimuovere il cerchiaggio che fanno in questi casi e della successiva nuova fisioterapia per tornare a correre (altri 3 mesi).
Quindi tutta la mia vicinanza al ragazzo ed alla famiglia (so quello che ha patito la mia sapendomi la da solo) dal più profondo del cuore con un grandissimo in bocca al lupo e con la speranza che l’articolo di giornale lasci spazio alle solite esagerazioni e che la cosa possa quindi risolversi in modo migliore rispetto a quello con cui viene presentata.
Ecco il post :
http://www.giornalettismo.com/archives/184503/se-non-paghi-20mila-euro-non-ti-opero/
Tragico capodanno per un giovane di Olbia, Alessandro Amadori, 27 anni, ora ricoverato al Bangkok hospital di Phuket, per un incidente stradale in moto che gli ha fatto perdere un piede. Riattaccato dai medici thailandesi 12 ore dopo l’incidente e dopo aver ricevuto le assicurazioni del console italiano che l’operazione chirurgica sarebbe stata pagata: 20mila euro.
L’INCIDENTE – L’incidente e’ avvenuto la notte del 30 dicembre quando Alessandro scivola con la moto presa a noleggio contro un guardrail che gli stacca di netto un piede. Il ragazzo, in vacanza con quattro amici, aveva scelto di trascorrere il Capodanno al caldo, in Thailandia.
All’alba arriva una chiamata ai genitori di Alessandro: ‘Gli amici mi raccontano quello che e’ successo – ha raccontato la madre Caterina al quotidiano La Nuova Sardegna -. Mi dicono che e’ ricoverato al Bangkok hospital e mi spiegano che i medici chiedono 5mila euro per intervenire. Il centro e’ privato e gli stranieri non sono coperti dal servizio sanitario. Impossibile alle 3 del mattino riuscire a inviare del denaro. Ho chiamato il console in Thailandia e ho chiesto una sua mediazione. La mattina dopo e’ arrivato in ospedale. Ha trattato per quattro ore con i medici per convincerli a operare mio figlio. Gli hanno riattaccato il piede dopo 12 ore dall’incidente. Un disastro. Mi hanno gia’ detto che sull’osso c’e’ il rischio di necrosi e sara’ indispensabile intervenire di nuovo. L’ospedale si e’ mosso solo dopo che sono stati anticipati 4mila euro. Hanno tenuto il piede amputato sotto ghiaccio fino a quando non siamo riusciti a convincerli’.
LA COLLETTA – Ma non e’ semplice trovare il resto del denaro e la notte di Capodanno, il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli dal palco del concerto ha lanciato l’appello per una colletta a favore della famiglia. Gli amici e i parenti hanno creato dei banchetti in citta’ per raccogliere fondi, ed e’ partito il tam tam su Facebook. Si e’ attivato anche il comitato di Isticadeddu, il quartiere dove vive la famiglia. Alessandro lavora in uno studio grafico in citta’. I genitori stanno per partire per Phuket.
A RIPRENDERE IL FIGLIO – ‘Devo andare a riprendere Alessandro – racconta la madre -. Mio figlio e’ bloccato in ospedale. Gli hanno anche sequestrato il passaporto. L’albergo chiede 1600 euro per la moto distrutta nell’incidente. Ora devo correre da mio figlio. Incredibile, in ospedale non lo hanno voluto assistere fino a quando non hanno avuto rassicurazioni sui soldi. E di preciso non mi hanno detto quanto costera’ la degenza. All’inizio volevano 5mila euro, ora siamo arrivati a 20mila senza che nessuno mi abbia spiegato il motivo’. Per Alessandro questa e’ la prima operazione. L’intervento e’ un tassello, ne servono altri perche’ abbia qualche possibilita’ di conservare l’arto.
"Tutti per uno, uno per tutti !" W gli Gnoccatravels i Moschettieri del XXI secolo.
WLF
04/01/2012 | 16:42
Silver
Massima solidarietà per Alessandro, sta passando veramente una brutta esperienza e spero per lui che si possa risolvere in modo veloce e con i minor dei danni sia fisici che economici. Tuttavia mi sento di dare un consiglio spassionato a tutti: quando le agenzie di viaggio vi propongono l'assicurazione aggiuntiva pagando quelle 100euro in più, accettate senza pensarci su 2 volte! Chiedete su cosa sarete coperti e se sarà l'assicurazione a pagare direttamente l'istituto sanitario all'estero in caso di cure mediche/operazioni chirurgiche o se dovrete anticipare voi di tasca propria. Io ho molti amici che pur di spendere meno, pensano che sia intelligente non assicurarsi per le cure sanitarie "ma in 10 giorni cosa mi potrà mai accadere?!". Mi raccomando gente! Bagagli, viaggio e cure mediche sempre ben assicurati, ovunque si vada nel mondo perchè gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo! Non saranno quelle 100euro risparmiate a cambiarvi la vita, ma sicuramente potrebbero salvarvi da qualche situazione di emergenza.
A conti fatti, la gnocca free costa di più della gnocca pay.
Viaggiatore837
04/01/2012 | 16:59
Newbie
Sempre illuminante Dr. Michael..questa bruttissima storia puo' solamente insegnarci che quando siamo via da casa dobbiamo avere OCCHI APERTI..in tutto e per tutto..chiaro che l'amico di Olbia è stato solo molto sfigato..gli auguro di cuore di cavarsela..ricordiamoci sempre che in qualsiasi situazione ci sia una percentuale infima di rischio ci si deve tirare indietro..senza se e senza ma..parlo per esempio di certe ragazze "dubbie" che per ipotesi ci stanno troppo facilmente, telefonano di continuo mentre sono con voi e vi invitano a casa loro..oppure tensioni con machos locali gelosi perche' ci provate (o perche' ci provano con voi)..o feste private non sicure..o situazioni di potenziale pericolo generiche..voltate i tacchi e andate in luoghi sicuri..ricordiamo sempre che siamo a casa di altri e NESSUNO vi aiutera'..e tenete SEMPRE un profilo basso bassissimo..
INCONTRA DONNE VICINO A TERipeto, l'amico protagonista è stato soprattutto davvero sfortunato..un augurio sincero e sentito di completa guarigione..
Viaggiatore845
04/01/2012 | 19:55
Silver
Sei gentile Cabo ed hai ragione, l'emergenza medica è solo una delle potenziali esperienze negative dello gnoccatravel quelle da te citate penso che possano magicamente riassumere tutte le altre.... aggiungerei anche tre regole basilari per il buon viaggio :
1) non fare cazzate con i visti;
2) stare lontani dalle minorenni;
3) lasciar perdere le droghe.
Di nuovo in bocca al lupo ad Alessandro e famiglia.
"Tutti per uno, uno per tutti !" W gli Gnoccatravels i Moschettieri del XXI secolo.