Un’ombra dell’ultimo sole riflette sui canali l’effervescenza da città universitaria, aiutata dalla birra come specialità della casa. Bastano due passi lungo Voorstraat, ex feudo di prostitute e spacciatori, per capire la metamorfosi di un borgo da cartolina che ha capito come diventare grande. Con un ottimismo filosofico per cui se qualcosa non esiste, a Utrecht, si può creare. Aprono locali in stile hipster, dall’atmosfera tipo salotto di casa. Al Village Coffee ( www.thevillagecoffee.nl/ ) sembra di essere a San Francisco: ragazzi dalla barba lunga sempre più curata, ragazze vestite con il meglio del vintage degli armadi della nonna. Al Kafè Belgie, il ritrovo più amato dai locali, non esiste aperitivo: si inizia a bere molto prima. Ma una rivoluzione gastro-chic si sta prendendo la città: aprono ristoranti dove si condivide il tavolo. Se fino a dieci anni fa si mangiavano solo crocchette e piatti annegati nella panna, ora aprono anche winebar come Le Febvre in risposta al (sacrosanto) culto della birra.
Il design è la specialità della tavola. Da Te Koop ( www.eetcafe-tekoop.nl/ ), oltre a mangiare, prima di chiedere il conto si può comprare tutto ciò che è a vista: tazzine, bicchieri, sedie, quadri. Lungo il vecchio canale resistono localini autentici come il Cafè Ledig Erf ( www.ledigerf.nl/ ), dove pochissimi metri quadri bastano a ospitare un bancone con una sfilza di ottime birre, concerti acustici, improvvisazioni teatrali. E persino nei nuovi negozi che aprono cavalcando la moda scandinava si suona dal vivo tra appendini e camerini.
A Utrecht i creativi strappano affitti a prezzi ancora sostenibili: con Amsterdam a mezz’ora di treno hanno trovato un’oasi esistenziale. Qui si studia da nuova Berlino, tanto da averci pure intitolato un quartiere, il «Klein Berlijn». Un’ex area industriale affacciata sul canale a sud della città che ospita dj-set e performance teatrali: dove si beve (birra) e nessuno si offende se ci si porta il pranzo da casa. Sempre a un quarto d’ora (di bici) dal centro c ’è Amel i sweerd( www.veldkeuken.nl/index.php ), una fattoria dell’800 appartenuta anche a Napoleone Bonaparte, dove ogni giorno si preparano torte a centimetro zero e si fa colazione in una sala da tè dominata da una vecchia stufa.
Anche l’arte contemporanea vive il suo onesto boom, sia in piccole gallerie come Flatland Gallery che al Centraal Museum, che una volta era la casa del Medioevo e ora apre spazi dedicati ai giovani creativi. Perché come ti ripetono tutti da queste parti, una buona idea troverà sempre qualcuno che investirà per realizzarla. L’esempio vivente è Eindhoven, ex metropoli al servizio della Philips e città nel pallone ai piedi del Psv. Da molti ribattezzata «la brutta» perché l’unica senza canali, ma restaurata dai giovani designer che hanno «occupato» gli uffici dismessi causa crisi della fabbrica. I quartieri Sectie-C e Strijp-S sono ormai atelier che aprono temporary shop e ospitano ristoranti creativi come quello di Piet Hein Eek ( www.pietheineek.nl/nl ).
Il modello matrioska è un classico a Eindhoven: lo studio Kelderman en Van Noort ha aperto al suo interno una panetteria per colazioni bio, il ristorante Ketelhuis ( www.ketelhuis.com/ ) ospita un atelier del cioccolato e musica dal vivo. Ma il ritrovo notturno del momento è Nul Zes, nella zona della stazione, una comune di giovani artisti, con spazi per mostre e un palco dove si esibisce il meglio del rock in salsa nordica. Il segreto della meglio gioventù? In Olanda a vent’anni i genitori cacciano i figli di casa: bisogna ingegnarsi. Così Eindhoven è diventata un tappeto per installazioni e i «birilli volanti» il suo simbolo. Gialli come il sole, otto metri per tre, lungo una strada grigia, sono l’esempio della città che si fa scherzo architettonico. Fino a settimana scorsa Eindhoven è stata invasa da oltre 200 mila persone per la Design Week, per entusiasmo seconda solo a quella milanese, città con cui condivide anche l’etichetta «da bere».
Merito anche di Bavaria, la birreria indipendente più grande d’Europa, dal 1719 al centro di Lieshout, il paesino alle porte della città. Costruita dalla famiglia Swinkels, oggi alla settima generazione, è un fiume biondo da 6,2 milioni di litri l’anno, l’unica orgogliosamente prodotta solo in patria grazie a una fonte di acqua minerale che sgorga da 25 mila anni al centro della birreria. Da queste parti nessuno ti giudicherà mai da come sei vestito, ma piuttosto da quante birre gli hai offerto la sera prima.
Città splendida, la mia preferita d'Olanda...ci ho abitato un anno tra tulipani e mulini a vento e di Utrecht mi sono proprio innamorato. Oltretutto è piena di figa!
we @littletruths com' è andato il post-arrembaggio?
:-D
sì, confermo, @ildrago, a Utrecht i RLD sono chiusi senza previsione di riapertura (li mortacci loro, vivo a utrecht).
Non sono per niente d'accordo con l'articolo, in generale lo trovo fuorviante.
Quando dice "A Utrecht i creativi strappano affitti a prezzi ancora sostenibili: con Amsterdam a mezz’ora di treno hanno trovato un’oasi esistenziale" è una stronzata cosmica: gli affitti qua sono alle stelle (per non parlare che casa non si trova proprio, si vieni rimbalzati dalle agenzie immobiliari, pur pagando profumatamente, il più delle volte). Se uno lavora ad Amsterdam oltretutto è proibito affittare casa ad Utrecht, il comune controlla dove risulti residente e dove lavori. L'articolo poi non parla di gnocca...
Mah....carina é carina, e se hai vent'anni ti diverti pure, ma a vent'anni ci si diverte pure a Canicattì (senza offesa per eventuali lettori originari di questa cittadina).
Concordo al 100% con quanto detto dall'utente Wlafica: i prezzi olandesi sono notoriamente alti, ma in provincia schizzano letteralmente alle stelle. Risultato? Utrecht é cara quanto e più di Amsterdam.
Permettete un consiglio da un aficionado NL con un decennio di vita in loco alle spalle? Andate ad Amsterdam, se volete un po' di vita. Tutto il resto é noia e camomilla.
Sì, concordo, @mrduroy aggiungo @ildrago che la situazione gnocca ad utrecht (ma direi in generale un pò dappertutto in olanda) in generale è questa:
-free: livello buono (discreta quantità di belle ragazze, non si discute, le olandesi sono belle), situazione off limits: utrecht è citta universitaria, per cui età per il free qui è sui 20-25 (per me è fuori quota) oppure over 40-45. Nell'intervallo di mezzo sono quasi sempre sposate/madri/impegnate, per cui non ci si combina una beata minchia.
-pay: da suicidio. vetrine in città chiuse. ci sono i sex clubs come janbik e affini, delle specie di bordelli, Qualità tra il basso e lo scadente, prezzi da inorridire. C'è anche la parte della città delle passegiatrici, ottima se ti vuoi beccare un'epatite o si vuole andare con una tossica. Pensare che utrecht aveva il rld forse più bello d'olanda, mi viene da bestemmiare...
in generale sconsiglio questo post ai GT, non ne vale la pena.
@wlafica, ma come è che mentre con l' idea di esser fuori target di età c' è gente di 40 anni che si scopa lo stesso quelle piu piccole, diversamente ragazzi di 25/30 che non combinano con le coetanee, mah...
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Viaggiatore2126
06/11/2013 | 17:10
Gold
Utrecht: la piccola Berlino http://it.wikipedia.org/wiki/Utrecht
Fonte: viaggi.corriere.it
Un’ombra dell’ultimo sole riflette sui canali l’effervescenza da città universitaria, aiutata dalla birra come specialità della casa. Bastano due passi lungo Voorstraat, ex feudo di prostitute e spacciatori, per capire la metamorfosi di un borgo da cartolina che ha capito come diventare grande. Con un ottimismo filosofico per cui se qualcosa non esiste, a Utrecht, si può creare. Aprono locali in stile hipster, dall’atmosfera tipo salotto di casa. Al Village Coffee ( www.thevillagecoffee.nl/ ) sembra di essere a San Francisco: ragazzi dalla barba lunga sempre più curata, ragazze vestite con il meglio del vintage degli armadi della nonna. Al Kafè Belgie, il ritrovo più amato dai locali, non esiste aperitivo: si inizia a bere molto prima. Ma una rivoluzione gastro-chic si sta prendendo la città: aprono ristoranti dove si condivide il tavolo. Se fino a dieci anni fa si mangiavano solo crocchette e piatti annegati nella panna, ora aprono anche winebar come Le Febvre in risposta al (sacrosanto) culto della birra.
Il design è la specialità della tavola. Da Te Koop ( www.eetcafe-tekoop.nl/ ), oltre a mangiare, prima di chiedere il conto si può comprare tutto ciò che è a vista: tazzine, bicchieri, sedie, quadri. Lungo il vecchio canale resistono localini autentici come il Cafè Ledig Erf ( www.ledigerf.nl/ ), dove pochissimi metri quadri bastano a ospitare un bancone con una sfilza di ottime birre, concerti acustici, improvvisazioni teatrali. E persino nei nuovi negozi che aprono cavalcando la moda scandinava si suona dal vivo tra appendini e camerini.
A Utrecht i creativi strappano affitti a prezzi ancora sostenibili: con Amsterdam a mezz’ora di treno hanno trovato un’oasi esistenziale. Qui si studia da nuova Berlino, tanto da averci pure intitolato un quartiere, il «Klein Berlijn». Un’ex area industriale affacciata sul canale a sud della città che ospita dj-set e performance teatrali: dove si beve (birra) e nessuno si offende se ci si porta il pranzo da casa. Sempre a un quarto d’ora (di bici) dal centro c ’è Amel i sweerd( www.veldkeuken.nl/index.php ), una fattoria dell’800 appartenuta anche a Napoleone Bonaparte, dove ogni giorno si preparano torte a centimetro zero e si fa colazione in una sala da tè dominata da una vecchia stufa.
Anche l’arte contemporanea vive il suo onesto boom, sia in piccole gallerie come Flatland Gallery che al Centraal Museum, che una volta era la casa del Medioevo e ora apre spazi dedicati ai giovani creativi. Perché come ti ripetono tutti da queste parti, una buona idea troverà sempre qualcuno che investirà per realizzarla. L’esempio vivente è Eindhoven, ex metropoli al servizio della Philips e città nel pallone ai piedi del Psv. Da molti ribattezzata «la brutta» perché l’unica senza canali, ma restaurata dai giovani designer che hanno «occupato» gli uffici dismessi causa crisi della fabbrica. I quartieri Sectie-C e Strijp-S sono ormai atelier che aprono temporary shop e ospitano ristoranti creativi come quello di Piet Hein Eek ( www.pietheineek.nl/nl ).
Il modello matrioska è un classico a Eindhoven: lo studio Kelderman en Van Noort ha aperto al suo interno una panetteria per colazioni bio, il ristorante Ketelhuis ( www.ketelhuis.com/ ) ospita un atelier del cioccolato e musica dal vivo. Ma il ritrovo notturno del momento è Nul Zes, nella zona della stazione, una comune di giovani artisti, con spazi per mostre e un palco dove si esibisce il meglio del rock in salsa nordica. Il segreto della meglio gioventù? In Olanda a vent’anni i genitori cacciano i figli di casa: bisogna ingegnarsi. Così Eindhoven è diventata un tappeto per installazioni e i «birilli volanti» il suo simbolo. Gialli come il sole, otto metri per tre, lungo una strada grigia, sono l’esempio della città che si fa scherzo architettonico. Fino a settimana scorsa Eindhoven è stata invasa da oltre 200 mila persone per la Design Week, per entusiasmo seconda solo a quella milanese, città con cui condivide anche l’etichetta «da bere».
Merito anche di Bavaria, la birreria indipendente più grande d’Europa, dal 1719 al centro di Lieshout, il paesino alle porte della città. Costruita dalla famiglia Swinkels, oggi alla settima generazione, è un fiume biondo da 6,2 milioni di litri l’anno, l’unica orgogliosamente prodotta solo in patria grazie a una fonte di acqua minerale che sgorga da 25 mila anni al centro della birreria. Da queste parti nessuno ti giudicherà mai da come sei vestito, ma piuttosto da quante birre gli hai offerto la sera prima.
Informazioni utili
http://it.wikivoyage.org/wiki/Utrecht
Sesso
www.thekaart.nl/en-netherlands-utrecht-sex-clubs_39_458_9.html
http://www.eroticcinema.nl/
http://www.janbik.nl/clubs/utrecht.html
http://www.clubdynamite.nl/
Nightlife
http://www.utrechtguide.com/?cat=4 (inglese)
http://www.tripwolf.com/it/guide/list/275013/Paesi-Bassi/Utrecht?group=11 (italiano)
http://www.yelp.it/search?cflt=nightlife&find_loc=Utrecht
http://www.holidaycheck.it/dp/c409cb5d-27a9-3412-ba6d-6e17e5a25662?mainCategory=4
http://www.viaggiointorno.it/travel/it/netherlands/utrecht/night_clubs.html
Capo Moderatore
La Seduzione Del Drago
pistolero
06/11/2013 | 17:15
Gold
Forse @WLF ha voglia di dirci la sua al riguardo... :-D
TROVA HOSTESS PER CENEThor86
06/11/2013 | 17:27
Silver
Città splendida, la mia preferita d'Olanda...ci ho abitato un anno tra tulipani e mulini a vento e di Utrecht mi sono proprio innamorato. Oltretutto è piena di figa!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore2126
06/11/2013 | 17:42
Gold
I red light districts di Zandpad e di Hardebollenstraat sono stati chiusi
Capo Moderatore
La Seduzione Del Drago
wlafica
06/11/2013 | 18:27 36-50
Silver
we @littletruths com' è andato il post-arrembaggio?
:-D
sì, confermo, @ildrago, a Utrecht i RLD sono chiusi senza previsione di riapertura (li mortacci loro, vivo a utrecht).
Non sono per niente d'accordo con l'articolo, in generale lo trovo fuorviante.
Quando dice "A Utrecht i creativi strappano affitti a prezzi ancora sostenibili: con Amsterdam a mezz’ora di treno hanno trovato un’oasi esistenziale" è una stronzata cosmica: gli affitti qua sono alle stelle (per non parlare che casa non si trova proprio, si vieni rimbalzati dalle agenzie immobiliari, pur pagando profumatamente, il più delle volte). Se uno lavora ad Amsterdam oltretutto è proibito affittare casa ad Utrecht, il comune controlla dove risulti residente e dove lavori. L'articolo poi non parla di gnocca...
TROVA HOSTESS PER CENEViaggiatore2126
06/11/2013 | 18:39
Gold
@wlafica
e tu che ci stai a fare? :)) Illuminaci la situazione sulla gnocca di Utrecht :D
Capo Moderatore
La Seduzione Del Drago
mrduroy
07/11/2013 | 10:11
Newbie
Mah....carina é carina, e se hai vent'anni ti diverti pure, ma a vent'anni ci si diverte pure a Canicattì (senza offesa per eventuali lettori originari di questa cittadina).
Concordo al 100% con quanto detto dall'utente Wlafica: i prezzi olandesi sono notoriamente alti, ma in provincia schizzano letteralmente alle stelle. Risultato? Utrecht é cara quanto e più di Amsterdam.
Permettete un consiglio da un aficionado NL con un decennio di vita in loco alle spalle? Andate ad Amsterdam, se volete un po' di vita. Tutto il resto é noia e camomilla.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEwlafica
07/11/2013 | 12:19 36-50
Silver
Sì, concordo, @mrduroy aggiungo @ildrago che la situazione gnocca ad utrecht (ma direi in generale un pò dappertutto in olanda) in generale è questa:
-free: livello buono (discreta quantità di belle ragazze, non si discute, le olandesi sono belle), situazione off limits: utrecht è citta universitaria, per cui età per il free qui è sui 20-25 (per me è fuori quota) oppure over 40-45. Nell'intervallo di mezzo sono quasi sempre sposate/madri/impegnate, per cui non ci si combina una beata minchia.
-pay: da suicidio. vetrine in città chiuse. ci sono i sex clubs come janbik e affini, delle specie di bordelli, Qualità tra il basso e lo scadente, prezzi da inorridire. C'è anche la parte della città delle passegiatrici, ottima se ti vuoi beccare un'epatite o si vuole andare con una tossica. Pensare che utrecht aveva il rld forse più bello d'olanda, mi viene da bestemmiare...
in generale sconsiglio questo post ai GT, non ne vale la pena.
TROVA HOSTESS PER CENEgorgos
07/11/2013 | 12:33
Silver
@wlafica, ma come è che mentre con l' idea di esser fuori target di età c' è gente di 40 anni che si scopa lo stesso quelle piu piccole, diversamente ragazzi di 25/30 che non combinano con le coetanee, mah...
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore2126
07/11/2013 | 13:00
Gold
@wlafica
grazie per le tue preziose informazioni. :)
Le altre informazioni sono puramente indicative e non sono state testate
Capo Moderatore
La Seduzione Del Drago