Concordo senz'altro ab imis. Soprattutto le prime tre righe sono emblematiche: infatti, quando m'è capitato di trovarmi fuori, qualcosa ho combinato. Anzi, è successo che hanno cercato LORO me e non viceversa (pur non essendo un adone nè ricco). Per inciso, m'è capitato sia di conoscerne su internet (una in USA addirittura...) che fuori, quelle rare volte che m'è capitato d'uscire fuori dai confini del "belpaese". A registro dunque la tua osservazione.
Quindi, ciò è indice che le italiote sono MALINSEGNATE; cercano la "sicurezza", che loro eufemisticizzano come "essere interessanti e affascinanti". Per cui mettono la passera come merce di scambio, avendo insegnato questa bella cosa da madre in figlia: solo la passera, attenzione: le altre cose sono "peccato", e le lasciano alle "troie"... Ecco come mai passano sopra qualunque cosa pur d'acchiappare il gonzo che almeno ha uno straccio di lavoro (per cui si va a scalare: più soldi hai, più è gnocca/oca quella che ti cerca). Queste MENTECATTE.
E poi vengono pure le "web reporter" a romperci i coglioni a pontificare di MINCHIATE all'acqua salata...
@fracoscio Abbiamo scritto pagine di riflessioni molto approfondite e intelligenti sul lato micragnoso e materialista della melanzana italica. Puoi cercare. Ci sono materiali per scriverci un libro. Quello che scrivi anche tu può tranquillamente aggiungersi a quanto già scritto.
Ricordati, però, che la colpa è anche nostra. Coccolati da mamme iperapprensive, poco inclini al rischio, all'intraprendere percorsi individuali (sebbene tutti individualisti), i maschi italiani si cullano nei gruppi del cazzeggio e nei "banana party", sognano la velina e poi si accoppiano con la vicina, si nutrono di pregiudizi e luoghi comuni sul mondo fuori dall'Italia (visto solo dal fresco del villaggio Valtour all inclusive); non sanno battersi per i propri diritti ma sono bravi a filosofeggiare o criticare senza assumersi rischi. E parlo di donne, prima che di economia o politica ;-)
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
a 20 anni sono uscito fuori di casa per andare a lavorare, mi sono dovuto trasferire all'estero, ora ne ho 42 , fatti 2 conti e vedi quanti anni sono che sono via dall'itaglia, come me ce ne sono tanti altri che hanno dovuto prendere questa saggia ma anche rischiosa decisione, visto che non si sapeva a cosa si andava incontro, se uno crede nei propri mezzi tutto e' possibile, nella vita nessuno regala niente, c'e' gente invece che non fa nulla per cambiare le cose e continua a lamentarsi stando seduto sul divano di casa propria senza muovere un dito, fate come volete la vita e vostra, qua siamo in una giungla, cane mangia cane, la vita va afferrata con gli artigli di un leone non essere agnellini. Se tu pensi che il tuo paese non ha nulla da darti, bene prendi e vai, l'ho fatto io lo hanno fatto tanti altri, prima e dopo di me, bisogna avere coraggio delle proprie scelte , e qua non si tratta facile a dirsi a parole , ma essere coerenti cosa si vuole nella vita, se essere spettatori o protagonisti, di questo mondo chiamato globalizzazione !!
ps : a me della figa fotte un cazzo, quella e una parte secondaria nella mia vita, prima vengo io e' i miei successi personali nella mia carriera professionale, tutto il resto e' un surplus...
@Zest e p.c. @fracoscio e @Cosacco. E che dovrei dire io che alla mia veneranda età sono ancora in giro per il mondo? E' vero, potrei anche non lavorare più, ma ormai il "virus" mi è entrato nel sangue e non me la sento di tornare in ItaGlia a fare il Pensionato e rincoglionire al bar davanti ad un bicchiere di vino con il sigaro in bocca. Quando, anni fa, sono "partito", tutti a darmi del Pazzo, Strambo, Anormale, Zingaro, etc. etc. etc. Non mi piaceva "quel" tipo di vita, non mi piaceva quel Benessere Fasullo ed, in qualche modo, avevo subodorato che la storia sarebbe cambiata, anche se non pensavo dovesse arrivare, nel nostro Paese, a questi livelli. Oggi, a conti fatti, sono soddifatto delle decisioni che allora ho preso, anche se gli inizi di Expat non sono stato certo facili. Oggi mi tolgo le mie soddisfazioni, ogni tanto torno in Italia a salutare gli sfigati ed ultimamente mi sono fatto, tra le altre, anche una morosa mezza fissa. Una mongola-tartara pura con le "gambe forti", proprio come Gengis Khan diceva che dovessero essere le "Donne". Mongola pura con tanto di "Tache Mongole" sulla chiappa destra (Zest, che è un Maestro, sa di questa cosa). Mongola pura che non rompe il cazzo ogni momento, che sta al suo posto, che "fa la Donna" in tutti i sensi e che le Gambe Forti le usa per avvinghiarmi meglio quando la scopo. E la scopo quando voglio/dico io. Che cosa di più? Dovrei tornare nel Melanzanistan a mendicare un tozzo di figa? A soffrire per vedere di fare quadrare i conti? Ma mai più! Qui dove sono, sono il "SIGNOR Paolo". In tutti i sensi. Ha ragione il vecchio Zest: Si vive una volta sola! Con tutto quello che ne consegue e chi ha orecchie per intendere.... prenda provvedimenti. In bocca al lupo!
Sono ben poche le donne oneste che non siano stanche di questo ruolo (Nietzsche)
Di donne oneste ce ne sono più di quello che si crede ma meno di quello che si dice (A. Dumas)
Donna che piange e cavallo che suda, sono falsi come Giuda. (Anonimo bergamasco)
@cosacco vero, le mamme iperapprensive: sono un bene e un male al contempo. Guarda i ad es. tedeschi, con le loro mamme ciabattone e pataccone, che li buttano fuori di casa a 16 anni, che bel paese di fotticompagno e di mignottoni che sono...
Quanto ad essere tali, ciò fa parte del sistema "morale" in cui le hanno educate, a parte il fatto che le figlie femmine sono oramai stra-fatue ed evanescenti, essendo viziatissime e vezzeggiatissime più che mai, per paura che si ribellino al "padre rigoroso" e vadano a farsi chiavare dal primo che capita (cosa che fanno regolarmente, ma senza farlo sapere...), manco fosse l'unica cosa "sbagliata" che fanno: ed è anche vero che sia questo modo d'essere delle mamme, una delle prime concause dei problemi comportamentali non tanto dei "maschi", quanto del sesso opposto... E' la "cultura" del sistema, e non le persone in sé per sé, il problema.
@zest nell'impossibilità d'andarmene (possono anche esserci interessi ben concreti ed importanti, per non farlo: il lavoro non è tra i primi) io rimango qua perché questo, nel bene o nel male, è il MIO fottuto paese. Andarsene non credo risolva le cose (anche perché devi poi adattarti fuori etc etc).
Delle donne, come dici tu stesso, non me ne fotte un cazzo nemmeno a me: prima vengo io. Se il "problema" fosse quello di infilarlo in un buco bagnato e morbido, allora mi adatto e me la faccio a mano; almeno è più sincero. Ma non è tanto questo: sono constatazioni di un sistema marcio e VUOTO ab imis, in cui per poter avere certe cose ti dovresti adattare ad esso. Ed è questa la cosa a cui io, e forse tanti altri, si ribellano forse credendo che si tratti di una banale rimostranza nei confronti del semplice melanzanismo.
E seriamente, vorrei anche aggiungerci che io non vivo da solo in questo paese e che le lamentele di tanti come me (tra le quali la fica è solo l'ultimo chiodo della carrozza...) non si risolvono con l'aleatorio "vai via" (cosa realisticamente possibile tutt'al più 20 anni fa: oggi non direi, data appunto la "globalizzazione" che ha implicato anche globalizzazione della precarietà e della SERIA difficoltà di trovare lavoro fuori... ovunque), anche se è altrettanto vero che parlarne e basta non è che risolva le cose (anche perché, in fondo, probabilmente abbiamo la "sensazione" che sia impossibile cambiare le cose).
@stenka anche il lamentarsi è una forma di sfogo: è utile anche quello. E forse è l'unica cosa che ci rimane per non annegare. Ho avuto la possibilità d'andarmene una decina d'anni fa (mettendomi pure con una donna con i soldi...): ma in America non è che sarebbe andata meglio, dato che ora sono nei guai pure loro grazie proprio all'euro (che era entrato in vigore proprio in quei mesi). Cercare un altro paese, così, a casaccio? Non sono più i tempi per cose del genere. Quindi, anche in queste cose è questione di sorte.
@fracoscio e p.c. @Zest, @cosacco. Non metto in dubbio che anche il lamentarsi sia una forma di sfogo e che sia utile, ci mancherebbe. In più, anch'io, come detto in altro post, ho avuto una (triste) "esperienza americana" con donna "con dinero", quindi so cosa significa. Non mi sono scoraggiato, ne ho tratto esperienza e questo è anche servito a "formarmi" per le altre esperienze. Aldilà di questo capisco anche, perchè lo so ed ho provato, che non sia tanto facile "l'esperienza estera" Per contro ti dico, ad esempio, che qui dove sono io in Cina, un paesotto di 7-8 milioni di anime (per la Cina è un paesotto) ho incontrato alcuni giovani americani, due bulgari ed un serbo, che sono qui a fare gli insegnanti. Ok, insegnano ai bambini non agli universitari, ma questi hanno avuto il coraggio di lasciare gli USA, non l'Etiopia, e venire qui per iniziare un'avventura e, forse, costruire il loro futuro a 10.000 km da casa. Tu dici che non sono più i tempi per cose del genere. Sarà anche vero ma, visti i tempi che corrono mi sovviene un vecchio detto dei nostri contadini, che recita: In tempo di siccità fa buono anche la tempesta! In bocca al lupo.
Sono ben poche le donne oneste che non siano stanche di questo ruolo (Nietzsche)
Di donne oneste ce ne sono più di quello che si crede ma meno di quello che si dice (A. Dumas)
Donna che piange e cavallo che suda, sono falsi come Giuda. (Anonimo bergamasco)
@stenka Intendiamoci quando si parla "non è più il tempo": in genere non lo è per tutti, dato che oramai la globalizzazione ha tarpato qualsiasi iniziativa e il costo della vita è già proibitivo in casa, figurarsi altrove, dove è un miracolo se riesci a trovare un appoggio logistico, morale e materiale. Forse i giovani hanno più opportunità: ma a 43-45 anni dove vuoi andare? Senza contare il lavoro, che nessuno ti da (a meno di non voler fare il "self-made man": cosa oramai impossibile anch'essa, tranne nei film).
Questo sarà pure il paese dell'ipocrisia, del perbenismo, della corruzione e per ultimo il melanzanismo, ma in sé per sé ha tanti vantaggi connessi al territorio (che almeno conosci...): ciò sempre ammesso e non concesso che si possa trovare un lavoro (chi ce l'ha già, è ovvio che parli con le palle al caldo: capiamo invece un giovane, a 20-35 anni max, che è costretto ad andarsene, ma lo può fare soprattutto perché ha ancora l'età e le forze dovute all'entusiasmo, dovuto a sua volta alla disperazione e all'incoscienza). E' un grande paese, con grandi risorse e grandi monumenti: purtroppo, è abitato da persone indegne di esso, che con la scusa dell'euro l'hanno svenduto ai soliti noti ne ne hanno fatto un bivacco di bigotti.
In sostanza, il problema non è tanto il paese in sè, bensì chi lo abita (ed anche in questo occorre comunque fare dei distinguo, onde evitare di farsi dare del qualunquista) e la mentalità catto-cerchiobottista cui esso/a si uniforma (ma è anche vero che quest'ultima sia frutto di tanti fattori che possibilmente non possono essere trasformati: territorio, clima, risorse etc etc: per cui al limite, se non sei "come loro", o ti adatti, o speri nel colpo di fortuna, ma il termine "emigrare" è qualcosa da considerare cum grano salis).
Nell'impossibilità di eliminare fattori esternali "atavici" e ormai "hardcoded" quasi a livello "genetico", mi dici cosa si deve fare, per chi "non ha più l'età", ha qualcosina che gli consente di campare, un tetto in cui stare? Dici che uno dovrebbe emigrare solo
per trovare fica meno rompicoglioni delle italiane? Ma s'andassero ad impiccare tutte quante! Al limite uno si trova una slava e via, oppure se la fa a mano a vita: ma io al compromesso non ci sto. Non mi vendo. Questo per quanto riguarda me personalmente: gli altri facciano quel che gli pare.
Quanto all'americana, hai la mia solidarietà: ho visto la Luna di giorno anch'io. E non mi sono scoraggiato nemmeno io: solo che allora avevo 10 anni in meno, e non ho più avuto altre occasioni similari per vari motivi (queste tardone, ovunque siano, cercano il giovinotto per spolparselo: dopo i 35 anni ti considerano stagionato, ste mignotte... E questo ovunque: in Italia anzi è peggio). Quindi, al limite i "corsi e ricorsi" saranno pure uniformi per tutti, ma come uscirne fuori magari dipende non solo dalla personalità e dal carattere di chi affronta una data avversità, bensì anche da fattori esterni che non puoi assoggettare.
quando si vive all'estero da anni, si ha poco tempo per pensare cosa succede a casa nostra, visto che siamo troppo indaffarati a goderci la vita, io mi rifaccio ad una frase di Al Pacino che c'e' lo stampata in testa, THE WORLD IS YOUR'S e me lo prendo tutto !! godetevi la vita che e' corta ed e' una sola, non vivete di rimpianti ma di gioie.
@Fracoscio e pc @Stenka e @Zest Io ritengo che ci si possa lamentare in modo costruttivo. Cioè, dopo il lamento, bisogna passare alla risoluzione del problema. Altrimenti diventa un hobby: lamentarsi per abitudine è lo sport nazionale, e non ci fa bene. Fracoscio, anche se condivido alcune tue osservazioni, penso che le scelte siano estremamente soggettive. Ma poi ci si assume le responsabilità: in bene come in male.
Questa è l'Italia, io al momento ci sono ancora, e non per "patriottismo": faccio un lavoro che per il momento non mi permette di andarmene definitivamente. Ma mi sono creato il mio giro, la mia vita (vivendo anche dei brevi periodi all'estero), come se fossi uno straniero in patria. E me ne frego delle chiacchiere degli altri, specialmente di chi non ha mai fatto nulla e pretende di insegnare qualcosa a me che sono andato via di casa a 19 anni.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
@cosacco Ma non è detto che per ogni problema ci sia una soluzione da poter prendere o congetturare: le cose di cui ci si lamenta (se costantemente) possono essere quelle per le quali non c'è soluzione apparente, o perlomeno non una che sia realistica e praticabile, da uno o da molti che sia. Così, al limite ci si risolve soltanto alla lamentela per sfogarsi, magari in condivisione con altri che comprendono la cosa.
Qua dentro, di norma, ci si lamenta di ciò che è l'Italia nel globale, in funzione inversa di una lamentela più a corta scala, che è il comportamento delle persone che ci vivono: nel caso specifico, di sesso femminile. E' una lamentela "sportiva", perché in fondo è ovvio che, come è stato detto più volte, non sia obbligatorio cercarsi (e trovare) una donna a tutti i costi, per "turpi" o "normali" che siano le finalità di questa ricerca (che nell'italiota è ossessiva, facendo parte del quadrinomio da bar soldi/fica/politica/auto). Il problema magari è la non-normalità di certe eventualità. Io riterrei argomento più importante il constatare la pochezza, la codardia, la tendenza al fotticompagno, il tornacontismo, l'ipocrisia e il bigottismo palesemente visibili come qualcosa di ineluttabile e indistruttibile, in quanto connaturati nell'italiano e aggravati da fattori conto i quali non c'è alcuna speranza di rivalsa.
Non credo, peraltro, che la soluzione sia andarsene, così come non lo è la pretesa (impossibile) di poter cambiare la mentalità di un paese che è così com'è da ben due millenni e senz'altro più. Sono anche certo (e parlo per me) che pur qualora potessi andarmene, tornerei una volta o l'altra, forse per commiserazione altrui o per masochismo mio. Di "straniero in patria" ci sono pure io: e credo lo siamo in tanti, qua dentro. Io forse ho qualche causa in più (e magari in meno) d'altri.
forse saro' duro io di comprendonio , ma non ho capito a cosa e' dovuta la tua lamentela, se al fatto che in itaglia non scopi oppure al fatto che sei disoccupato ? se non e' per enssuna delle 2 di cosa ti vai a lamentare allora ? se invece e' per entrambi, l'unica soluzione e cambiare posto per lidi piu' proficui di gnocca e di lavoro.
al lavoro mi hanno sempre insegnato : no complain only solution, pero' e' anche vero che una lamentela costruttiva puo' far si che si possa anche trovare poi la soluzione al problema, l'importante e take action , not only talk talk and talk ....
@zest, Allora probabilmente hai mezza ragione: hai capito a metà, avendo detto che il lavoro, nel mio caso, c'è. Quanto alla seconda "cosa", non credo che andare a cercarla fuori dall'"ItaGlia" sia una soluzione; tranne che non vuoi farti anche una vacanza temporanea (trasferirsi stabilmente altrove, in un solo luogo, soltanto per questo motivo, mi odora da grandi sfigati; anche perché nessuno ti assicura che la fortuna lì sarà tale per sempre, dato che non sono solo i luoghi, ma anche le circostanze a far cambiare il comportamento delle persone; soprattutto di esseri fondamentalmente deboli e incostanti come le donne).
Beh forse non sarà semplice come in altri posti ma dire che il free non esite piu' in maniera assoluta mi sembra esagerato.....io per lavoro passo 6 messi ogni anno all'estero e fortunatamente devo dire che non vedo una grande differenza a livello di free.....
Buone trombate a tutti!
La sottile differenza che distingue il GT dal semplice turista sessuale.? Un GT non rinuncerebbe mai al viaggio, all'avventura ed alla conoscenza di nuove culture....e li compie anche se ha una soddisfacente vita sessuale dove risiede.
Il turista sessuale se avesse il mangime a casa resterebbe chiuso nella sua gabbietta.
Stai per entrare in una sezione vietata ai minori di anni 18 che può contenere immagini di carattere erotico, che tratta argomenti e usa un linguaggio adatto a un pubblico adulto. Se non sei maggiorenne esci immediatamente cliccando ESCI. Se non ritieni il nudo di adulti offensivo alla tua persona e se dichiari di essere maggiorenne secondo la legge dello stato in cui vivi e se, entrando nel sito, accetti le condizioni di utilizzo ed esoneri i responsabili del sito da ogni forma di responsabilità, allora puoi entrare in Gnoccatravels!
Gnoccatravels.com tutela e protegge i minori e invita i propri utenti a segnalare eventuali abusi, nonchè ad utilizzare i seguenti servizi di controllo: ICRA – Netnanny – Cybersitter – Surfcontrol – Cyberpatrol
Contenuti ed immagini qui presenti, sono stati ottenuti attraverso internet, quindi sono ritenuti di dominio pubblico, od autorizzati dagli interessati medesimi. Gli inserzionisti di Gnoccatravels.com dichiarano che gli scopi della pubblicazione richiesta sono leciti (secondo le vigenti normative in materia penale) e strettamente personali, quindi esentano i gestori del sito da ogni responsabilità amministrativa e penale eventualmente derivante da finalità, contenuti e azioni illecite, nonché da usi illegittimi e/o impropri della pubblicazione medesima.
Scegliendo ACCETTA ED ENTRA, l'utente dichiara di essere maggiorenne e di esonerare totalmente i fornitori del servizio, proprietari e creatori del sito Gnoccatravels.com dalla responsabilità sul contenuto degli annunci/inserzioni pubblicitarie e del loro utilizzo.
fracoscio
17/12/2013 | 16:22
Newbie
@cosacco
Concordo senz'altro ab imis. Soprattutto le prime tre righe sono emblematiche: infatti, quando m'è capitato di trovarmi fuori, qualcosa ho combinato. Anzi, è successo che hanno cercato LORO me e non viceversa (pur non essendo un adone nè ricco). Per inciso, m'è capitato sia di conoscerne su internet (una in USA addirittura...) che fuori, quelle rare volte che m'è capitato d'uscire fuori dai confini del "belpaese". A registro dunque la tua osservazione.
Quindi, ciò è indice che le italiote sono MALINSEGNATE; cercano la "sicurezza", che loro eufemisticizzano come "essere interessanti e affascinanti". Per cui mettono la passera come merce di scambio, avendo insegnato questa bella cosa da madre in figlia: solo la passera, attenzione: le altre cose sono "peccato", e le lasciano alle "troie"... Ecco come mai passano sopra qualunque cosa pur d'acchiappare il gonzo che almeno ha uno straccio di lavoro (per cui si va a scalare: più soldi hai, più è gnocca/oca quella che ti cerca). Queste MENTECATTE.
E poi vengono pure le "web reporter" a romperci i coglioni a pontificare di MINCHIATE all'acqua salata...
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVCosacco
18/12/2013 | 01:42
Silver
@fracoscio Abbiamo scritto pagine di riflessioni molto approfondite e intelligenti sul lato micragnoso e materialista della melanzana italica. Puoi cercare. Ci sono materiali per scriverci un libro. Quello che scrivi anche tu può tranquillamente aggiungersi a quanto già scritto.
Ricordati, però, che la colpa è anche nostra. Coccolati da mamme iperapprensive, poco inclini al rischio, all'intraprendere percorsi individuali (sebbene tutti individualisti), i maschi italiani si cullano nei gruppi del cazzeggio e nei "banana party", sognano la velina e poi si accoppiano con la vicina, si nutrono di pregiudizi e luoghi comuni sul mondo fuori dall'Italia (visto solo dal fresco del villaggio Valtour all inclusive); non sanno battersi per i propri diritti ma sono bravi a filosofeggiare o criticare senza assumersi rischi. E parlo di donne, prima che di economia o politica ;-)
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
Viaggiatore3004
18/12/2013 | 03:37
Gold
@fracoscio
a 20 anni sono uscito fuori di casa per andare a lavorare, mi sono dovuto trasferire all'estero, ora ne ho 42 , fatti 2 conti e vedi quanti anni sono che sono via dall'itaglia, come me ce ne sono tanti altri che hanno dovuto prendere questa saggia ma anche rischiosa decisione, visto che non si sapeva a cosa si andava incontro, se uno crede nei propri mezzi tutto e' possibile, nella vita nessuno regala niente, c'e' gente invece che non fa nulla per cambiare le cose e continua a lamentarsi stando seduto sul divano di casa propria senza muovere un dito, fate come volete la vita e vostra, qua siamo in una giungla, cane mangia cane, la vita va afferrata con gli artigli di un leone non essere agnellini. Se tu pensi che il tuo paese non ha nulla da darti, bene prendi e vai, l'ho fatto io lo hanno fatto tanti altri, prima e dopo di me, bisogna avere coraggio delle proprie scelte , e qua non si tratta facile a dirsi a parole , ma essere coerenti cosa si vuole nella vita, se essere spettatori o protagonisti, di questo mondo chiamato globalizzazione !!
ps : a me della figa fotte un cazzo, quella e una parte secondaria nella mia vita, prima vengo io e' i miei successi personali nella mia carriera professionale, tutto il resto e' un surplus...
STENKA
18/12/2013 | 07:57
Silver
@Zest e p.c. @fracoscio e @Cosacco. E che dovrei dire io che alla mia veneranda età sono ancora in giro per il mondo? E' vero, potrei anche non lavorare più, ma ormai il "virus" mi è entrato nel sangue e non me la sento di tornare in ItaGlia a fare il Pensionato e rincoglionire al bar davanti ad un bicchiere di vino con il sigaro in bocca. Quando, anni fa, sono "partito", tutti a darmi del Pazzo, Strambo, Anormale, Zingaro, etc. etc. etc. Non mi piaceva "quel" tipo di vita, non mi piaceva quel Benessere Fasullo ed, in qualche modo, avevo subodorato che la storia sarebbe cambiata, anche se non pensavo dovesse arrivare, nel nostro Paese, a questi livelli. Oggi, a conti fatti, sono soddifatto delle decisioni che allora ho preso, anche se gli inizi di Expat non sono stato certo facili. Oggi mi tolgo le mie soddisfazioni, ogni tanto torno in Italia a salutare gli sfigati ed ultimamente mi sono fatto, tra le altre, anche una morosa mezza fissa. Una mongola-tartara pura con le "gambe forti", proprio come Gengis Khan diceva che dovessero essere le "Donne". Mongola pura con tanto di "Tache Mongole" sulla chiappa destra (Zest, che è un Maestro, sa di questa cosa). Mongola pura che non rompe il cazzo ogni momento, che sta al suo posto, che "fa la Donna" in tutti i sensi e che le Gambe Forti le usa per avvinghiarmi meglio quando la scopo. E la scopo quando voglio/dico io. Che cosa di più? Dovrei tornare nel Melanzanistan a mendicare un tozzo di figa? A soffrire per vedere di fare quadrare i conti? Ma mai più! Qui dove sono, sono il "SIGNOR Paolo". In tutti i sensi. Ha ragione il vecchio Zest: Si vive una volta sola! Con tutto quello che ne consegue e chi ha orecchie per intendere.... prenda provvedimenti. In bocca al lupo!
Sono ben poche le donne oneste che non siano stanche di questo ruolo (Nietzsche)
Di donne oneste ce ne sono più di quello che si crede ma meno di quello che si dice (A. Dumas)
Donna che piange e cavallo che suda, sono falsi come Giuda. (Anonimo bergamasco)
fracoscio
18/12/2013 | 11:03
Newbie
@cosacco vero, le mamme iperapprensive: sono un bene e un male al contempo. Guarda i ad es. tedeschi, con le loro mamme ciabattone e pataccone, che li buttano fuori di casa a 16 anni, che bel paese di fotticompagno e di mignottoni che sono...
Quanto ad essere tali, ciò fa parte del sistema "morale" in cui le hanno educate, a parte il fatto che le figlie femmine sono oramai stra-fatue ed evanescenti, essendo viziatissime e vezzeggiatissime più che mai, per paura che si ribellino al "padre rigoroso" e vadano a farsi chiavare dal primo che capita (cosa che fanno regolarmente, ma senza farlo sapere...), manco fosse l'unica cosa "sbagliata" che fanno: ed è anche vero che sia questo modo d'essere delle mamme, una delle prime concause dei problemi comportamentali non tanto dei "maschi", quanto del sesso opposto... E' la "cultura" del sistema, e non le persone in sé per sé, il problema.
@zest nell'impossibilità d'andarmene (possono anche esserci interessi ben concreti ed importanti, per non farlo: il lavoro non è tra i primi) io rimango qua perché questo, nel bene o nel male, è il MIO fottuto paese. Andarsene non credo risolva le cose (anche perché devi poi adattarti fuori etc etc).
Delle donne, come dici tu stesso, non me ne fotte un cazzo nemmeno a me: prima vengo io. Se il "problema" fosse quello di infilarlo in un buco bagnato e morbido, allora mi adatto e me la faccio a mano; almeno è più sincero. Ma non è tanto questo: sono constatazioni di un sistema marcio e VUOTO ab imis, in cui per poter avere certe cose ti dovresti adattare ad esso. Ed è questa la cosa a cui io, e forse tanti altri, si ribellano forse credendo che si tratti di una banale rimostranza nei confronti del semplice melanzanismo.
E seriamente, vorrei anche aggiungerci che io non vivo da solo in questo paese e che le lamentele di tanti come me (tra le quali la fica è solo l'ultimo chiodo della carrozza...) non si risolvono con l'aleatorio "vai via" (cosa realisticamente possibile tutt'al più 20 anni fa: oggi non direi, data appunto la "globalizzazione" che ha implicato anche globalizzazione della precarietà e della SERIA difficoltà di trovare lavoro fuori... ovunque), anche se è altrettanto vero che parlarne e basta non è che risolva le cose (anche perché, in fondo, probabilmente abbiamo la "sensazione" che sia impossibile cambiare le cose).
@stenka anche il lamentarsi è una forma di sfogo: è utile anche quello. E forse è l'unica cosa che ci rimane per non annegare. Ho avuto la possibilità d'andarmene una decina d'anni fa (mettendomi pure con una donna con i soldi...): ma in America non è che sarebbe andata meglio, dato che ora sono nei guai pure loro grazie proprio all'euro (che era entrato in vigore proprio in quei mesi). Cercare un altro paese, così, a casaccio? Non sono più i tempi per cose del genere. Quindi, anche in queste cose è questione di sorte.
Ma vabbè: ad postera.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVSTENKA
18/12/2013 | 11:36
Silver
@fracoscio e p.c. @Zest, @cosacco. Non metto in dubbio che anche il lamentarsi sia una forma di sfogo e che sia utile, ci mancherebbe. In più, anch'io, come detto in altro post, ho avuto una (triste) "esperienza americana" con donna "con dinero", quindi so cosa significa. Non mi sono scoraggiato, ne ho tratto esperienza e questo è anche servito a "formarmi" per le altre esperienze. Aldilà di questo capisco anche, perchè lo so ed ho provato, che non sia tanto facile "l'esperienza estera" Per contro ti dico, ad esempio, che qui dove sono io in Cina, un paesotto di 7-8 milioni di anime (per la Cina è un paesotto) ho incontrato alcuni giovani americani, due bulgari ed un serbo, che sono qui a fare gli insegnanti. Ok, insegnano ai bambini non agli universitari, ma questi hanno avuto il coraggio di lasciare gli USA, non l'Etiopia, e venire qui per iniziare un'avventura e, forse, costruire il loro futuro a 10.000 km da casa. Tu dici che non sono più i tempi per cose del genere. Sarà anche vero ma, visti i tempi che corrono mi sovviene un vecchio detto dei nostri contadini, che recita: In tempo di siccità fa buono anche la tempesta! In bocca al lupo.
Sono ben poche le donne oneste che non siano stanche di questo ruolo (Nietzsche)
Di donne oneste ce ne sono più di quello che si crede ma meno di quello che si dice (A. Dumas)
Donna che piange e cavallo che suda, sono falsi come Giuda. (Anonimo bergamasco)
fracoscio
18/12/2013 | 13:47
Newbie
@stenka Intendiamoci quando si parla "non è più il tempo": in genere non lo è per tutti, dato che oramai la globalizzazione ha tarpato qualsiasi iniziativa e il costo della vita è già proibitivo in casa, figurarsi altrove, dove è un miracolo se riesci a trovare un appoggio logistico, morale e materiale. Forse i giovani hanno più opportunità: ma a 43-45 anni dove vuoi andare? Senza contare il lavoro, che nessuno ti da (a meno di non voler fare il "self-made man": cosa oramai impossibile anch'essa, tranne nei film).
Questo sarà pure il paese dell'ipocrisia, del perbenismo, della corruzione e per ultimo il melanzanismo, ma in sé per sé ha tanti vantaggi connessi al territorio (che almeno conosci...): ciò sempre ammesso e non concesso che si possa trovare un lavoro (chi ce l'ha già, è ovvio che parli con le palle al caldo: capiamo invece un giovane, a 20-35 anni max, che è costretto ad andarsene, ma lo può fare soprattutto perché ha ancora l'età e le forze dovute all'entusiasmo, dovuto a sua volta alla disperazione e all'incoscienza). E' un grande paese, con grandi risorse e grandi monumenti: purtroppo, è abitato da persone indegne di esso, che con la scusa dell'euro l'hanno svenduto ai soliti noti ne ne hanno fatto un bivacco di bigotti.
In sostanza, il problema non è tanto il paese in sè, bensì chi lo abita (ed anche in questo occorre comunque fare dei distinguo, onde evitare di farsi dare del qualunquista) e la mentalità catto-cerchiobottista cui esso/a si uniforma (ma è anche vero che quest'ultima sia frutto di tanti fattori che possibilmente non possono essere trasformati: territorio, clima, risorse etc etc: per cui al limite, se non sei "come loro", o ti adatti, o speri nel colpo di fortuna, ma il termine "emigrare" è qualcosa da considerare cum grano salis).
Nell'impossibilità di eliminare fattori esternali "atavici" e ormai "hardcoded" quasi a livello "genetico", mi dici cosa si deve fare, per chi "non ha più l'età", ha qualcosina che gli consente di campare, un tetto in cui stare? Dici che uno dovrebbe emigrare solo
per trovare fica meno rompicoglioni delle italiane? Ma s'andassero ad impiccare tutte quante! Al limite uno si trova una slava e via, oppure se la fa a mano a vita: ma io al compromesso non ci sto. Non mi vendo. Questo per quanto riguarda me personalmente: gli altri facciano quel che gli pare.
Quanto all'americana, hai la mia solidarietà: ho visto la Luna di giorno anch'io. E non mi sono scoraggiato nemmeno io: solo che allora avevo 10 anni in meno, e non ho più avuto altre occasioni similari per vari motivi (queste tardone, ovunque siano, cercano il giovinotto per spolparselo: dopo i 35 anni ti considerano stagionato, ste mignotte... E questo ovunque: in Italia anzi è peggio). Quindi, al limite i "corsi e ricorsi" saranno pure uniformi per tutti, ma come uscirne fuori magari dipende non solo dalla personalità e dal carattere di chi affronta una data avversità, bensì anche da fattori esterni che non puoi assoggettare.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVViaggiatore3004
18/12/2013 | 18:12
Gold
@fracoscio
quando si vive all'estero da anni, si ha poco tempo per pensare cosa succede a casa nostra, visto che siamo troppo indaffarati a goderci la vita, io mi rifaccio ad una frase di Al Pacino che c'e' lo stampata in testa, THE WORLD IS YOUR'S e me lo prendo tutto !! godetevi la vita che e' corta ed e' una sola, non vivete di rimpianti ma di gioie.
fracoscio
18/12/2013 | 19:19
Newbie
Boh zest... io rimpianti non ne ho: incazzature invece... ma probabilmente hai ragione: magari anche queste fanno parte delle non-gioie.
INCONTRA DONNE VICINO A TECosacco
19/12/2013 | 00:54
Silver
@Fracoscio e pc @Stenka e @Zest Io ritengo che ci si possa lamentare in modo costruttivo. Cioè, dopo il lamento, bisogna passare alla risoluzione del problema. Altrimenti diventa un hobby: lamentarsi per abitudine è lo sport nazionale, e non ci fa bene. Fracoscio, anche se condivido alcune tue osservazioni, penso che le scelte siano estremamente soggettive. Ma poi ci si assume le responsabilità: in bene come in male.
Questa è l'Italia, io al momento ci sono ancora, e non per "patriottismo": faccio un lavoro che per il momento non mi permette di andarmene definitivamente. Ma mi sono creato il mio giro, la mia vita (vivendo anche dei brevi periodi all'estero), come se fossi uno straniero in patria. E me ne frego delle chiacchiere degli altri, specialmente di chi non ha mai fatto nulla e pretende di insegnare qualcosa a me che sono andato via di casa a 19 anni.
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
fracoscio
19/12/2013 | 01:55
Newbie
@cosacco Ma non è detto che per ogni problema ci sia una soluzione da poter prendere o congetturare: le cose di cui ci si lamenta (se costantemente) possono essere quelle per le quali non c'è soluzione apparente, o perlomeno non una che sia realistica e praticabile, da uno o da molti che sia. Così, al limite ci si risolve soltanto alla lamentela per sfogarsi, magari in condivisione con altri che comprendono la cosa.
Qua dentro, di norma, ci si lamenta di ciò che è l'Italia nel globale, in funzione inversa di una lamentela più a corta scala, che è il comportamento delle persone che ci vivono: nel caso specifico, di sesso femminile. E' una lamentela "sportiva", perché in fondo è ovvio che, come è stato detto più volte, non sia obbligatorio cercarsi (e trovare) una donna a tutti i costi, per "turpi" o "normali" che siano le finalità di questa ricerca (che nell'italiota è ossessiva, facendo parte del quadrinomio da bar soldi/fica/politica/auto). Il problema magari è la non-normalità di certe eventualità. Io riterrei argomento più importante il constatare la pochezza, la codardia, la tendenza al fotticompagno, il tornacontismo, l'ipocrisia e il bigottismo palesemente visibili come qualcosa di ineluttabile e indistruttibile, in quanto connaturati nell'italiano e aggravati da fattori conto i quali non c'è alcuna speranza di rivalsa.
Non credo, peraltro, che la soluzione sia andarsene, così come non lo è la pretesa (impossibile) di poter cambiare la mentalità di un paese che è così com'è da ben due millenni e senz'altro più. Sono anche certo (e parlo per me) che pur qualora potessi andarmene, tornerei una volta o l'altra, forse per commiserazione altrui o per masochismo mio. Di "straniero in patria" ci sono pure io: e credo lo siamo in tanti, qua dentro. Io forse ho qualche causa in più (e magari in meno) d'altri.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVViaggiatore3004
19/12/2013 | 07:39
Gold
@fracoscio
forse saro' duro io di comprendonio , ma non ho capito a cosa e' dovuta la tua lamentela, se al fatto che in itaglia non scopi oppure al fatto che sei disoccupato ? se non e' per enssuna delle 2 di cosa ti vai a lamentare allora ? se invece e' per entrambi, l'unica soluzione e cambiare posto per lidi piu' proficui di gnocca e di lavoro.
@Cosacco,
al lavoro mi hanno sempre insegnato : no complain only solution, pero' e' anche vero che una lamentela costruttiva puo' far si che si possa anche trovare poi la soluzione al problema, l'importante e take action , not only talk talk and talk ....
fracoscio
19/12/2013 | 12:27
Newbie
@zest, Allora probabilmente hai mezza ragione: hai capito a metà, avendo detto che il lavoro, nel mio caso, c'è. Quanto alla seconda "cosa", non credo che andare a cercarla fuori dall'"ItaGlia" sia una soluzione; tranne che non vuoi farti anche una vacanza temporanea (trasferirsi stabilmente altrove, in un solo luogo, soltanto per questo motivo, mi odora da grandi sfigati; anche perché nessuno ti assicura che la fortuna lì sarà tale per sempre, dato che non sono solo i luoghi, ma anche le circostanze a far cambiare il comportamento delle persone; soprattutto di esseri fondamentalmente deboli e incostanti come le donne).
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVGenovese1975
20/12/2013 | 01:09
Gold
Beh forse non sarà semplice come in altri posti ma dire che il free non esite piu' in maniera assoluta mi sembra esagerato.....io per lavoro passo 6 messi ogni anno all'estero e fortunatamente devo dire che non vedo una grande differenza a livello di free.....
Buone trombate a tutti!
La sottile differenza che distingue il GT dal semplice turista sessuale.? Un GT non rinuncerebbe mai al viaggio, all'avventura ed alla conoscenza di nuove culture....e li compie anche se ha una soddisfacente vita sessuale dove risiede.
Il turista sessuale se avesse il mangime a casa resterebbe chiuso nella sua gabbietta.
amolefree
22/12/2013 | 19:02
Newbie
https://www.youtube.com/watch?v=TCAwSYlsXWw#t=145
INCONTRA DONNE VICINO A TEricko75
23/12/2013 | 10:32
Newbie
hahah mitico video tutto vero !!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàtaladro
23/12/2013 | 13:56
Silver
ehhhh si, grande video
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIV