Casanova o Don Giovanni?

@blockman, permettimi di dissentire perché a mio avviso l'errore che commetti e' quello di considerare l'universo femminile un tutt'uno senza fare alcun distinguo e valutando le donne come "anime semplici". Nel caso specifico del poeta abruzzese in gioventù prima di essere il Vate egli aveva affascinato non semplici femmine ma nobildonne facenti parte della creme della società, donne acculturate e capaci di discernere tra un garzone di bottega e un uomo colto ma brutto e spiantato... All'epoca di D'Annunzio ci saranno stati semplici uomini in grado di scopare anche più del Vate ma poi queste donne forse erano mondine, braccianti e "casalingue" per lo più analfabete e ignoranti non femmine di livello e quindi più facilmente gestibili... Credo che anche tu possa convenire con me sul fatto che spostando le lancette ai giorni nostri sia indubitabilmente più complicato conquistare il cuoricino di una Donna rispetto alla classica stupida bimbaminkia che si basa più facilmente su stereotipi preconfezionati ;) . E questo lo dico non tanto per ostentare una presunta superiorità quanto per affermare come la Cultura abbia ancora una certa influenza nella donna di classe (sempre più rara da trovare) anche se in misura minore rispetto

al passato... Questa la potremmo definire la visione "paweliana" che non vuol essere in alcun modo la verità assoluta ma un modo diverso di vedere le cose con uno "spruzzo" di ironia e sense of humor che aiuta sempre :-D

Ps: mi scuso con @epicuro se il mio intervento e' andato leggermente off topic ma avvertivo la necessità di puntualizzare my point of view :)

Ma quale scusa amico @Pawel, a parte che non sei andato HT, qualora fosse successo nessun problema. Sia tu che @blockman scrivete delle cose su cui mi trovo daccordo, solo che il fulcro del discorso di blockman riguarda un fatto: la conquista di una donna non deriva da una cultura eccezionale o da un savoir-faire particolare, ma semplicemente dalla pochezza di spirito delle prede che per chiamiamolo conformismo, omologazione, condizionamento, subiscono il nostro fascino. In questo caso quella convinzione di superiorità che puo' contraddistinguere un seduttore ( e sottolineo puo' o potrebbe contraddistinguere) è solo illusoria.

E' verissimo, è lampante che il fatto di avere o avere avuto molte donne esalta il nostro ego, Dannunzio era un esaltato (basta leggere Andrea Sperelli nel Piacere, che ripropone proprio il superuomo di Nietzsche), anche Casanova ne andava più che fiero delle proprie conquiste. Io trovo lusinghiero quando scendo nel Salento che i miei amici mi presentino a nuovi col biglietto da visita "guarda, è lui che si è trombato Anna, è lui che si è trombato Maria, etc."

Se contestualizziamo il discorso a livello europeo, in Inghilterra è oggetto di ammirazione l'hooligan più forte e coraggioso, in Francia colui che riesce a livello professionale appena ventenne, in Italia, ancor più nel Sud, chi si è scopato le più bone. Partendo da questa realtà è ovvio che uno vada fiero dei propri successi, da qui i cazzari che scopano sempre in viaggio l'unica serata che tu sei con loro, perchè se non fai niente sei coglione (parlo di ventenni).

E' innegabile tuttavia che la cultura eserciti davvero notevole fascino, ed è giusto, come avevo scritto, che ognuno usi le proprie armi, altrimenti le più bone sarebbero trombate dai bellissimi e gli altri nisba. Che sia per compensare le loro lacune, che sia per moda, ci si adatta a quello che puo' procurarci piacere. Tra l'altro blockman questa presunta quanto sgradevole convinzione di superiorità non è riscontrabile in tutti, ed è differente dal normale compiacimento, che deriva anche dalla difficomtà delle circostanze. Il fatto che io e te abbiamo incrociato donne dal vacuo spirito non vuol dire che non ci siano perle che si differenziano.

Il bello di questo topic è proprio dato dal fatto che si incontrano diverse opinioni, quindi è giusto che ognuno continui a pensarla come crede :)

@Pawel Se le donne non sono "anime semplici", allora bisogna spiegare da dove deriverebbe la loro "complessita" in senso di capacita' di valutazione, altrimenti continuamo a motivare sta cosa secondo "romantiche argomentazioni" di atavica memoria o parlare di qualche moschina bianca, controargomentazione che avevo previsto nel precedente post... ;)

Tornando nel reame razionale, la capacita' di analisi nasce dalla profondita' e la profondita' dalla finezza che non sono capacita' innate (tanto meno se si parla di capacita' di valutare ambiti culturali, ossia COMPLESSI), ma acquisite. Acquisite per mezzo di uno studio fine, metodico, attento, non banale.

Ho gia' sottolineato come -diversamente dagli uomini- per le donne anche solo sviluppare una passione che implichi una rilessione raffinata o un pensiero evoluto NON sia in nessun modo un parametro determinante al fine affettivo: basta essere sufficientemente fighe, giovani o anche solo "percepite" di straforo sexy (mai visto quanti catrami di donne son piene di uomini al solo mostrare 1 cm quadro di pelle?) tutte caratteristiche piu' che sufficienti per interessare noi signori... E il bisogno di sviluppare profondita' per le donne diminuisce ancora all'aumentare dello zerbinaggio maschile, triste realta' nella nostra societa' post-femminista.

E quando non si ha bisogno di fare qualcosa, rimane solo l'iniziativa personale: provate a vedere se tolgono l'obbligo delle tasse in quanti si sbatteranno per "essere persone migliori" a pagarle per iniziativa personale... E' estremo, ma simile. :D Il piu' delle donne NON sanno un cazzo se non in ambiti strettissimamente settoriali spesso sviluppati per bisogno lavorativo, hanno le capacita' logiche di una rana perche' svilupparle nella societa' non ha mai costituito alcun vantaggio competitivo per loro, parlano per 40 anni di vita sentimentale attiva (qualcosa che dovrebbero conoscere bene, almeno quello...) reiterando gli stessi errori di quando avevano 15 anni con considerazioni spesso di una banalita' imbarazzante e qualcuno si aspetta che imparino -razionalmente parlando- a valutare ambiti complessi con cognizione di causa come quelli culturali? Da dove deriverebbe, dallo spirito santo questa capacita'? Cerchiamo di non affidarci a stereotipi su un forum che si chiama GT, almeno noi, dai facciamo un po' di debunking di michiate... :D

Si, certo, esisteranno quelle eccezioni femminili (esistera' qualche scintoista anche in arabia saudita o oman, per cui certo che ci sono le ECCEZIONI...), ma il grosso, l'orribilmente grosso delle donne non lo fara' perche' non ne ha bisogno per avere un ruolo socialmente accettabile, per realizzarsi, per essere interessante e quindi, in ultima analisi, incrementare le proprie possibilita' di CHIAVARE. Diversamente da noi uomini. Poi se vogliamo chiamare le prime "donne vere" che son in un percentile forse sotto il centesimo "donne vere" o "Donne" con la D mauiscola e TUTTE le ALTRE "bimbe minkia" sono dalla tua, ma di certo non c'e' nessuna ragione razionale per credere che il grosso delle donne abbia motivo alcuno per imparare a ragionare in maniera fine e pertanto saper scegliere con cognizione i propri pretendenti. Con buona pace per le analisi semplicistiche di Casanova e le banalita' logiche del suo tempo... ;)

"Credo che anche tu possa convenire con me sul fatto che spostando le lancette ai giorni nostri sia indubitabilmente più complicato conquistare il cuoricino di una Donna"

No, non sono affatto convinto di questo e non certo per vis polemica. Se da una parte il mondo post-68 e l'accesso ai mezzi di informazione rispetto ai tempi di Casanova o D'Annunzio rendono l'accesso ai pretendenti piu' semplice per le donne dall'altra non cambia la percezione di piattezza -quasi strutturale- dei piu' di questi stessi pretendenti (che PER QUESTA piattezza rispetto alla media nel loro gruppo e SOLO questa non riescono a scopare free, altroche' balle...) pertanto "emergere" come il "piu' appetibile" del gruppo all'interno di uno stereotipo non e' significativamente ne' piu' complicato ne' meno. Se fossimo in un altro ambito direi che e' una gaussiana in cui sono solo aumentati i volumi dai tempi di Casanova... ;)

@epicuro "E' innegabile tuttavia che la cultura eserciti davvero notevole fascino"

Su questo sono d'accordissssssimissimo: anche chi ha interessi per stereotipi superficialissimi apprezzera' sempre e comunque un uomo di cultura, o la percezione che la maggior parte delle donne puo' avere sviluppato del concetto stesso di cultura... ;)

Viste le distanze siderali di valutazione sul tema specifico gnocca con o senza testa, donna semplice o complessa qui urge quantomeno una conference call tra i fantastici 4 alias quartetto cetra (ma chi è la donna? ;) ) composto dal sottoscritto, il prof. @epicuro, il cavaliere conte @blockman e il dott. @cosacco per disquisire amabilmente e trovare un punto di convergenza, e tutto ciò lo dico col cuore in mano quindi con i polsini completamente insanguinati :)) (copyright cit. Bergonzoni :-D )

@Pawel haha eccezionale :)

A mio avviso, @Pawel, la donna non è attratta dall'eloquio del maschio, bensì dall'uomo che con quell'eloquio, desta interesse e ammirazione nei confronti dei più. Non le interessa l'intelligenza dell'uomo, ma è attratta dall'uomo che tale è ritenuto dagli "altri".

Essa non ha il ragionamento ASTRATTO, non cerca le soluzioni logiche ad un problema, a come far funzionare un macchiario o a formulare una teoria. E questo per il semplice motivo che non le è mai servito e, pertanto, tale ragionamento è rimasto LATENTE nel suo cervello. A differenza nostra che, dovendo lambiccarci il cervello per assicurare il sostentamento della nostra famiglia, nel corso dei secoli lo abbiamo DOVUTO necessariamente sviluppare.

Tutto quello di cui la donna, da millenni, si è dovuta preoccupare, è stato:

1- Cercare il maschio che rappresentava il suo "modello di maschio" e quello del periodo in cui viveva.

2- Attirarlo a sé con la bellezza (ben sapendo che è L'UNICA cosa che lo fa arrapare).

3- Allargare le gambe e provocargli un'eiaculazione.

4- Accudire i figli (che sono il loro PENSIERO DOMINANTE).

5- Chiacchierare con la madre e le amiche nei lunghi periodi di assenza (per ragioni di caccia, commercio, affari ecc.) del proprio consorte.

STOP.

Passando al suo "mondo interiore", rimarcando un concetto ben espresso dall'esimio @blockman, ogni donna nasce con uno "stereotipo" di maschio da cui è attratta (che chiamerei attrazione diretta e INTERNA), e parallelamente è attratta dallo stereotipo di maschio che in quel periodo storico piace alla MAGGIOR PARTE DELLE ALTRE DONNE (attrazione indiretta ed ESTERNA).

E' per questo che più donne noi maschi abbiamo INTORNO, e più le donne si "sentono" attratte da noi. Più siamo SOLI e meno donne si sentiranno attratte da noi. A prescindere da quanto valiamo in valore assoluto.

Ho molti amici dotati di fine intelligenza, notevole eloquio, e buona presenza fisica. Ma tutto questo NON BASTA: La donna deve percepire, nel maschio, lo STATUS, la CAPACITA' DI PRIMEGGIARE, DI FARSI VALERE NELLA VITA. Lo deve sentire stronzo e figlio di puttana, e soprattutto che, a prescindere da tutto, PIACCIA AGLI ALTRI.

Deve essere un vincente e deve LOTTARE PER VINCERE E PRIMEGGIARE.

Quest'ultimo concetto è avallato dall'esperienza di tutti i giorni: essa predilige di PIU' l'uomo che lotta, freme, rimugina, non dorme la notte alla ricerca della ricchezza e della posizione sociale, che non quello che nasce GIA' ARRIVATO e che poi dorme sugli allori e passa la vita a cazzeggiare indolentemente tra casa, bar e amici.

La donna vuole l'uomo COMPETITIVO, perché pensa, tra l'altro, che quelle "qualità" verranno tramandate ai figli.

Ecco perché D'Annunzio chiavava a rotta di collo, perché era l'incarnazione del SUPERUOMO, era "maledetto", e tendeva all'infinito. E non come ritiene Pawel semplicemente per la sua dialettica.

E tutto questo perché essa ha un solo "chiodo" in testa: Avere un uomo al fianco che le "garantisca" a vita SICUREZZA ECONOMICA E SOCIALE PER SE' E PER I FIGLI.

L'uomo, insomma, è un MEZZO, non è un FINE.

RAGIONANO ESATTAMENTE ALL'OPPOSTO DI NOI.

Ed infatti la donna usa, per il ragionamento LOGICO, buona parte del lobo destro del cervello (che come sappiamo è proprio l'emisfero ILLOGICO) a differenza dell'uomo che utilizza, correttamente, quello sinistro.

Ne deriva che la donna, nell'arco della sua vita, fa delle scelte ILLOGICHE dettate dall'emotività, dal sogno, da quello che ritiene (illogicamente) il suo "sesto senso".

Ma lei, tutto questo, NON lo SA, non lo capisce, ed anzi è convinta del contrario.

E noi, per galanteria, opportunismo e paraculaggine, glielo facciamo credere :-D ;-)

@Gorgi Assolutamente perfetto. :)

Questo è senza dubbio uno dei post più belli ed interessanti di tutto il forum. Qui la conversazione ha raggiunto un livello qualitativo tale che mi è difficile aggiungere qualcosa di originale a quanto detto da Voi (e utilizzo il maiuscolo con rispetto e non il "maiuscolo leccaculens").

Nel merito io mi trovo molto vicino alla visione di @blockman e @Gorgi .

Pur essendo convinto come @Pawel che esistano eccezioni e donne di classe capaci di differenziarsi dalla massa ritengo che purtroppo non ci si possa basare su quelle per costruire un ragionamento o una teoria.

A mio parere la cultura unita ad una grande capacità nell'eloquio sono armi seduttive di gran valore ma non sono ne più ne meno che armi (o meglio le chiamerei "chiavi") al pari di un bell'aspetto fisico, dell'incarnazione di una certa moda ecc.

Ognuna di queste "chiavi" darà accesso ad alcuni tipi di donna: avremo donne attratte dall'uomo che incarna una determinata cultura, altre cadranno per il belloccio dall'addominale scolpito, altre ancora per il tamarro con la pettinatura alla moda.

Citando Gaber (tratto Secondo me la donna - monologo):

"Secondo me le donne quando ci scelgono non amano proprio noi... forse una proiezione, un'immagine, un sogno. Ma quando ci lasciano siamo proprio noi quelli che non amano più."

Ecco perchè mi trovo d'accordo con la visione di @blockman sul modello stereotipato di uomo e sull'affermazione di @Gorgi legata all'attrattività dello status (cit:PIACCIA AGLI ALTRI).

La donna è cosi abituata a fare cose per piacere agli altri (in particolare agli uomini), a farsi scegliere da colui che lei ha scelto, che anche nella ricerca del partner trasferisce questo istinto primordiale e tende a preferire infinitamente uomini che pensa piacciano agli altri e si convince che tali uomini siano quelli che effettivamente le piacciono in quanto trae piacere, appagamento, sensazione di innalzamento sociale e sicurezza nella convinzione che gli altri (o le altre) approvino la sua scelta.

Il tipo di uomo di cultura vero, non illudiamoci (escludiamo sempre le donne eccezione) farà colpo ed avrà successo più per la sua immagine proiettata nella mente della donna che per la sua essenza di uomo di cultura. Lo stesso vale per il tamarro, il modaiolo ecc.

La conclusione di questo breve ragionamento ben descritta dalla citazione di Gaber potrebbe sembrare pessimistica ma ad oggi ritengo che le cose funzionino proprio cosi, non amano proprio noi stessi ma sempre e comunque un'immagine di noi stessi.

Dissento da @Gorgi su un'affermazione invece, ovvero che la donna abbia un solo "chiodo" in testa cit: "Avere un uomo al fianco che le "garantisca" a vita SICUREZZA ECONOMICA E SOCIALE PER SE' E PER I FIGLI".

Su questa parte non sono d'accordo. Anche se nei fatti il comportamento della donna si concretizza spesso in una ricerca di stabilità e sicurezza (in particolare quando la donna è più matura) io penso che tutto questo avvenga in modo inconscio e non sia un processo di scelta razionale bensi sia legato all'inclinazione interna di ogni donna. Esistono donne che in un modo o nell'altro, essendo per loro natura destinate allo sfascio, alterneranno ricerca di sicurezza ad abbandono alla distruzione e saranno in continuo ondeggiamento tra partner "tranquilli/costruttivi" e partner "diabolici/distruttivi" a seconda dei periodi e dei loro stati d'animo ma sempre e comunque torneranno a seguire la loro natura distruttiva e il partner tranquillo sarà solo un riposo momentaneo.

3D interessantissimo!

Complimenti a tutti! Detto sinceramente

...Che Salottino !!! 8->

=D> =D> =D>

@ aurelius .....mi hai preceduto di un soffio,postando la foto del famoso dandy dell'epoca vittoriana.

@Sono d'accordo con le tesi di @blockman e di @Gorgi, sulle quali non mi dilungo e non disserto in quanto mi pare sia già stato detto pressochè tutto. Sottolinei poi l'affermazione di Gorgi, dalla quale @wolfarang dissente, e cioè quella che recita che la donna vuole "Avere un uomo al fianco che le "garantisca" a vita SICUREZZA ECONOMICA E SOCIALE PER SE' E PER I FIGLI". Perchè, sopratutto oggidì, di esempi ne abbiamo sotto gli occhi a iosa. In quanto poi alle donne "attirate dalla Cultura" penso che siano veramente poche, fermo restando anche che bisogna poi stabilire bene quale "tipo" di attrazione può essere. Concludo, visto che se ne è parlato, con un accenno al sig. Gabriele Rapagnetta, in arte D'annunzio, di Pescara. Penso che nella sua posizione, dati poi i tempi, non gli fosse stato difficile fare il galletto con le fighe che arpionava e neppure con le Dame dell'alta società che, all'epoca, pare che poi non fossero dei mostri di "intelligenza". Non gli era difficile fare il play boy, anche se non bellissimo, perchè nullafacente (si è fermato al liceo, la laurea è honoris causa), tempo a disposizione e tanti soldi da spendere fino a mandare la famiglia quasi in bancarotta. Confermando così la teoria celebre al mio paese che dice: Temp e danèe te ciulet anca la dona del Re! (Traduco: Con tempo e soldi a disposizione arrivi a scopare anche la Regina). Certo non è stato più brillante play boy e tombeur de femmes per un bel periodo, e cioè, fino a quando il Duce, che lo usava come strumento di propaganda, ha cominciato a pagargli i debiti che faceva sia col gioco che per le donne. Chiaramente poi, quando è diventato "il Vate", le donne, irrazionali ed irragionevoli come sono (e qui vengono a galla le tesi espresse dagli amici) ed avide di arrivare, attraverso lui alla celebrità, gli cadevano ai piedi. In più, stando alle cronache dell'epoca, non pare che il sig. Rapagnetta abbia scopato tutte e solo "cervellone" e non pare neppure, tolto forse qualcuna, che gliela dassero in virtù delle liriche che il Vate scriveva. Probabilmente, molte di loro non sapevano neppure cosa avesse scritto il Rapagnetta, ma sapevano benissimo che al suo fianco sarebbero state sulla bocca di tutti con grande invidia da parte delle donne del, diciamo, jet set. Il fatto che il pegno per la "celebrità" fosse quello di scopare con questo scorfanetto di uomo era secondario. Succede tranquillamente anche oggi. E non se ne scandalizza pressochè nessuno. Pare.

@wolfarang vorrei chiarire la parte del ragionamento in cui dici di "dissentire" :) con me.

Quando un uomo e una donna si sentono fortemente attratti, si piacciono e si cercano, si pensano continuamente e sentono i loro corpi ardere e volersi, e tra loro si instaura un periodo (purtroppo breve) di "tempo stabile e soleggiato" che i meteorologi chiamerebbero "alta pressione", i chimici "legame covalente polare", i fisici "forza nucleare forte" e gli psicologi "amore", quando si sentono attratti, dicevo,

se potessimo analizzare le "menti" di quella coppia avremmo, secondo me, i seguenti risultati:

UOMO: Pensiero dominante: Voglia continua di penetrazione.

Pensieri secondari e correlati: Bombardamento continuo di immagini sessuali REALI di LEI, proprio lei e nessun'altra, che allarga le gambe, che lo guarda in modo lascivo mentre lui se la scopa da dietro, gambe, seno, i suoi occhi mentre le viene in faccia, momenti di vita quotidiana con lei tra gli amici che gliela invidiano, orgoglio, dominazione mentale e fisica, desiderio estremo di lasciavia, fantasie sessuali su di lei pensate e poi messe in pratica il più possibile.

DONNA: Pensiero dominante: L'immagine IDEALIZZATA di lui.

Pensieri secondari e correlati: Forte attrazione mentale che si trasforma in voglia di sesso, voglia di sentirsi posseduta e penetrata da quegli occhi, da quel carisma, da quel cazzo, da quel superuomo, da quel simulacro. Realizzazione familiare, figli che giocano in giardino, immagini da Mulino Bianco, immagini scorrelate con le amiche che glielo invidiano, che se lo vorrebbero scopare ma non possono, possessività assoluta, gelosia estrema, voglia di appagarlo, renderlo felice accontentandolo in tutte le fantasie sessuali che lui ha (quelle stesse che, finito l'amore lo faranno apparire ai suoi occhi come un "porco" e si chiederà "ma come ho fatto a farmi fare quelle porcate? che mi è successo con quello stronzo?" :-D ;-) ), immagini del futuro vicino e lontano con l'immagine di lui su di lei, come un'aura protettiva che se la scopa e la protegge dal "male", dalle avversità. Ancora figli, ancora Mulino Bianco. Lui ce la farà, lui è forte mentalmente (più che fisicamente) e domina sugli altri, primeggia e vince. Di nuovo figli, progenie felice, momenti di gioia intensa. Attrazione verso L'IGNOTO CERTO (è un concetto che hanno solo le donne), le DIFFICOLTA' SORMONTABILI, sistemazione, mentale e fisica, fine della ricerca dell'uomo perfetto. Soddisfazione sociale.

Potrei andare avanti, ma s'è capito ;-)

La donna è come il gatto: costui gira di casa in casa, di giardino in giardino e dove si sente appagato, si ferma e fa le fusa al padrone di quella casa.

L'uomo, invece, è come il cane: gira di strada in strada, guarda, fiuta cerca IL PADRONE, non UN padrone, e quando lo trova lo segue senza pensare a come sarà la CASA in cui andrà a vivere.

La donna punta il simulacro dell'uomo, e non quell'uomo in particolare.

E questo gente come @Pawel (che è un profondo conoscitore del mondo free) dovrebbe saperlo come la grammatica italiana.

Tutti dicono che negli anni ottanta, il GT che si recava a Mosca scopava ad ogni vicolo, dietro ogni portone, e questo perché l'uomo occidentale era IDEALIZZATO, era IMMAGINATO e tutte si sentivano REALMENTE ATTRATTE NON da QUEL MASCHIO, NON da quella faccia, ma dal simulacro DI QUELL'UOMO, dal suo MITO per il solo fatto di ESSERE OCCIDENTALE.

Tutti noi sappiamo che andare OGGI a MOSCA, vuol dire cercare INVANO per ore e ore ( parlo sempre del free), vuol dire sentirsi rimbalzati continuamente e sentire lo sguardo delle moscovite che ci passa attraverso.

Se fosse come alcuni MAGHI del free dicono, ossia la loro superiore capacità affascinativa, il loro eloquio, e la loro presenza fisica oltre ad un viso ed un vestire ricercato e curato, scopare ORA come ALLORA dovrebbe presentare le STESSE DIFFICOLTA', eppure sappiamo che non è così, e si è costretti, a differenza o comunque molto più di allora, ad INVENTARSI CAZZATE SU CAZZATE, ad elucubrare e partorire STRATEGIE SU STRATEGIE che prima erano inutili od un di più.

Per le moscovite di allora, come per le congolesi di oggi ;-) , l'uomo occidentale voleva dire: sistemarsi, uscire dalla povertà, crearsi finalmente una famiglia felice e immaginare una prole serena e allegra. :-)

Era solo per puntualizzare alcuni punti.

Un saluto a tutti i GT :-)

Signori,

signori tutti...

Mi ero imperdonabilmente perso questo 3D, che mi sono letto ora tutto d'un fiato, in questa uggiosa e fredda mattinata autunnale...

Lascio solo un commento per ognuno di Voi, dal maestro @epicuro, al ducaconte @blockman, al sapiente @wolfargang, al colto @Pawel, al saggio @STENKA, al valente @Gorgi, all' imperatore @cosacco ...

Tutti da SCRIGNO!!! Grazie di esistere e di rendere le mie giornate migliori.

^:)^

^:)^

^:)^

Grazie @magic_mirror finire nello scrigno è un onore. Mi sto ancora godendo il tuo post sulla classificazione del GT

;-)

@Gorgi dopo un chiarimento cosi ben documentato che posso dire, già ero d'accordo con te prima su qasi tutto, ora ancor di più

:)

Dalla donna come ricercatrice di sicurezza, vita famigliare serena e prole felice preferisco comunque tenere distinta la "donna orientata allo sfascio" o donna "malata" che rientra perfettamente nella tua descrizione di idealizzatrice dell'uomo. Solo che questa idealizzazione si traduce a mio parere in qualcosa di distruttivo e non di positivo come nella donna "sana".

Comunque a tutti un bel

^:)^

Abbiamo esaminato solo un aspetto del vero "casanovismo" e tra un pò finiremo sulla Treccani ;-) Fa piacere vedere come si possa volare alto. Anche questa è una piccola soddisfazione e una delle ragioni per cui mi fa piacere di far parte di questa community.

@blockman Trovo le tue argomentazioni interessanti, avvincenti, frutto di studio e meditazione e sicuramente condivisibili. E mi piacerebbe davvero una conference calling con te, @Pawel ed @Epicuro.

Dissento, come @Pawel, sul fatto che le donne siano "anime semplici" e che queste eccezioni di donne - al di fuori dell'italica terra - siano così, da percentuali da prefisso telefonico. Lungi da me qualsivoglia sentimento di superiorità gratuita, o ancora peggio arroganza (un sentimento che sento lontano anni luce e che profondamente non sopporto), devo spiegare ancora meglio quella che potrebbe essere una bella illusione supportata però dai fatti.

Un punto che ho sempre riscontrato tendenzialmente con gli amici "dongiovannisti" (esclusivamente free, è ovvio) è che da me le donne tornavano (pur in mancanza di relazione seria, regalie o altri vantaggi), da loro no. E alcuni di loro, nei periodi di magra che l'Italia offre ciclicamente, se ne lamentavano pesantemente. Avrebbero voluto avere anche loro una "cassaforte", un carnet di donne. Forse sono stato io quello fortunato (o bravo) a pescare nel target giusto, a livello culturale? A lasciare su di loro un'impronta molto forte? Forse è stata tutta un'illusione il fatto che mi abbiano rincorso per anni, pur avendo tanti uomini pronti a soddisfare i loro desideri? Che mi abbiano cercato anche quando erano "felicemente accasate" (smettendo solo quando gli nasceva un pargolo)?

Io ritengo che esista un "quid" che ciascuno di noi possa sviluppare (come la storia della scultura), e che questo "quid" possa essere captato da un determinato segmento di donne (che poi queste donne siano straniere, non cambia la sostanza dei fatti perchè, come ben dici: "il bisogno di sviluppare profondita' per le donne diminuisce ancora all'aumentare dello zerbinaggio maschile, triste realta' nella nostra societa' post-femminista". E l'Italia è la terra degli zerbini). E quelle donne, per quel "quid" (che è altra cosa, specifico, dall'attrazione verso il denaro), possono perdere la testa. Ognuno può sviluppare il proprio, e lo sviluppo è potenzialmente infinito, fino alla fine della vita sentimentale/sessuale attiva. Però da una base bisogna certamente partire e poi lavorare su questa base, con intelligenza e anche scaltrezza. I frutti arrivano. Questa è la mia esperienza, e l'ho riscontrata anche in altri. Per me questa non è un'illusione in senso stretto, è un processo di lavoro su se stessi. Per me, ribadisco, sono fatti. E lo dico senza nessuna vis polemica, @blockman, rispetto e ammiro davvero tanto la tua erudizione e i tuoi ragionamenti, a mio avviso validi e inconfutabili per l'Italia ma non estendibili tout court ad altri contesti.

@epicuro Quoto in pieno: "E' verissimo, è lampante che il fatto di avere o avere avuto molte donne esalta il nostro ego". E aggiungo: la vera forza sta nel rimanere sempre con i piedi per terra, pur essendo consapevole delle proprie capacità. Insomma, senza perdere mai la propria autostima, bisogna ricordare a se stessi che non si finisce mai di imparare. E bisogna essere anche capaci qualche volta di non prendersi troppo sul serio (parlo a titolo esclusivamente personale, non faccio riferimento in questo momento a nessuno di quelli che ho citato in questa discussione)

@wolfarang Ottima analisi, con la quale sostanzialmente concordo.

@magic_mirror Grazie mille, troppo onore!

Bravo @STENKA a ribadire l'ineluttabilità del destino dell'uomo, che spesso da povero sfigato diventa improvvisamente oggetto di piacere. Basta poco, una botta di culo, un'improvvisa notorietà, una limatura comportamentale, una tecnica da GM che prima sfuggiva, la presa di coscienza di uno stile, di un vezzo, un tipo di umorismo mai applicato, un'espressione del viso, un atteggiamento, o la combinazione di essi... ed ecco che il "modello", lo stampo, lo stereotipo, il simulacro prende forma, si anima e si trasforma in una magica ed inattesa allargata di gambe... basta poco, ma quel poco può non arrivare mai...

e fa la differenza tra un Grande Chiavatore e uno sfigato a vita...

May Day May Day, accerchiato da ogni dove da forze "nemiche" soverchianti mi vedo mio malgrado costretto a battere momentaneamente in ritirata in attesa di rinforzi alleati per la battaglia decisiva a favore della presenza di gnocca di classe con cervello funzionante :))

Ps: ragazzi non facciamo passare l'idea che D'Annunzio nella prima fase della sua vita da donnaiolo fosse pieno di soldi e questo gli consentisse di ottenere le grazie di fanciulle nobili, in realtà lui si faceva mantenere come il caso della Duse ci evidenzia... Per ulteriori ragguagli leggersi la biografia scritta da Chiara o il recente libro di Bruno Guerri :-D

Urge una conference per trattare il tema in maniera approfondita senza cadere in luoghi comuni stereotipati.... Avanti miei prodi, alla conquista della forma mentis che vede la donna come essere semplice privo di materia grigia ;)

Leggendo gli interventi di tutti non mi stupirei, per la proprietà di linguaggio, che ci fossero Alberoni e Sgarbi sotto anonimato :-)) Purtroppo cari colleghi quando citano gnoccatravels mettono in evidenza solo i lati negativi e ci fanno passare come bestie allupate (oddio :-? )

Le maledette vipere.com e Malvaggia dovrebbero gettare uno squardino anche qui per capire il livello del sito.

B-)

@epicuro

Vittorio Sgarbi ...UNO DI NOI !!!

Melanzana....CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! (ripetere altre 37 volte...)

@wolfarang, sono d'accordo sulla "donna orientata allo sfascio".

Soprattutto nelle ragazze-crocerossina, quelle che sono convinte di "poterti cambiare", il "modello" di "bello e maledetto" ha una rilevanza da non sottovalutare. E spesso vedi delle gran fighe innamorate di sbandati, tossici e balordi. La maggior parte di loro "rinsavisce" dopo i 20 anni...

Ma tutti, secondo me, dai balordi ai "figli dei farmacisti", hanno in comune, nella illogica mente femminile che ha bisogno dell'ossimoro per sentire attrazione, hanno in comune, dicevo, il fascino del "capobranco", quella magia insondabile, quell'odore immisurabile che, nella loro natura passiva, le fa sbandare e le irretisce, in quella loro continua, inconsapevole ricerca dell'uomo pragmatico, denso, spesso, cazzuto, insondabile, oscuro, trascinante, figlio di puttana; insomma della quintessenza della prelibatezza culinaria, dell'ambrosia divina, ossia dell'uomo: DOLCE CON LE PALLE.

Rarissimo e spesso improbabile scimmiottamento di coloro che lo sanno, ma non lo sono. E provano a fingere, ad inventarsi personalità e miti inesistenti...

Ma è tutto inutile. La donna ha mille occhi e mille sensori... e quando prende coscienza del millantatore, lo scarica con disprezzo, sputtanandolo con diniego ed esecrandolo senza pietà alcuna...

:-)) A me è antipatico @magic , troppo rissoso e presuntuoso, ma ne apprezzo alcune uscite, la dialettica e l'enorme conoscenza nel campo dell'arte :)

Un saluto a due arguti pensatori e trascinanti scrittori: @aurelius e @dragodoro. Depositari di ciò che più manca nelle menti femminili: analisi e ironia. :-)

@epicuro

Vittorio Sgarbi in una trasmissione di un paio di anni fa che vidi in diretta...

Per me, questo è il vero Sgarbi.

Nella stessa trasmissione, alla domanda del conduttore sul perché di due Sgarbi così diversi (quello innamorato d'arte e quello dei talk show...) l'interessato rispose che le scenate da Barbara D'Urso e company sono lo strumento che gli permette di realizzare i suoi sogni mostruosamente proibiti...opere d'arte che mai avrebbe potuto acquistare per la sua collezione privata senza questi guadagni televisivi.

In un certo senso, il pagliaccio televisivo, è un personaggio costruito ad ARTE per continuare a beatificare se stesso con l'ARTE.

Faccio copia incolla di un mio vecchio intervento dell'aprile scorso, che conferma in maniera più spicciola e meno elegante una parte dei commenti di @Gorgi, apprezzato dagli altri intervenenti.

1) La donna bella ha un masochismo tale degenerante talvolta in vera e propria Sindrome di Stendhal. Mi spiego: è irresistibilmente attratta da colui che la maltratta, perchè in realtà non vuole amare ma semplicemente essere amata.

Potendo contare solo sulla bellezza, è consapevole del fatto che piacere rappresenta l'essenza della sua vita stessa, da qui quelle due ore di preparativi prima di uscire, quel continuo specchiarsi alle vetrine senza guardare i vestiti proposti, la cura minuziosa del dettaglio. Una volta sicura delle tue attenzioni, che normalmente dovrebbero far sognare una normale, è rassicurata sulla sua persona e non vuole nient'altro.

Viceversa, colui che non la degna d'attenzione, che la scaca, le suscità curiosità, nel senso che lei non si capacita della tua indifferenza. Non puo' fare tre passi senza che i vicini la notino, le ripetano sei stupenda, sei favolosa, ed il suo ego raggiunge proporzioni smisurate, ed ingiustificate, perchè essere belli è questione di culo, in fondo lei non ha nessun merito. Purtroppo noi italiani siamo passionali, loro lo sanno, e approfittano di quella mazza dura che contraddistingue la nostra persona, o del nostro sguardo innamorato che non riusciamo a nascondere, per porsi su un piedistallo, arrivando a deridere uno che, pur migliore di loro, non raggiunge pari livello di bellezza.

2) - Il loro gusto di conquista. Avendo sempre più persone pronte ad assecondarle, la loro attenzione non puo' che rivolgersi a chi non lo fa. Poi mi definiscono porco, bastardo, senza cuore, ma intanto ti ho appena sborrato in bocca dopo averti inculata. Più parlano male di te, più ti amano.

Le donne sono come Emilio Fede, prima tifava per la Juve, poi per il Milan, se Thoir compra Messi sarà un interista sfegatato.

Detto cio' sarebbe troppo catastrofico il pensare di essere amati e desiderati solo quando si è in auge, poi sopravvengono altre componenti affettive e non che possono garantire comunque un ottimo funzionamento della coppia, è all'intelligenza di entrambi mantenere accesa la luce del desiderio. Se invece scompare la stima di una donna verso l'uomo, è la fine.

Caro @Pawel, in realtà io vedo molti punti di convergenza tra tutte le teorie espresse, e pochissimi punti di divergenza, ovviamente nessuno è depositario della verità assoluta, la settimana prossima mi attrezzero' per poter fare questo confronto tramite skype col @Cosacco e chiunque desideri intervenire.

@Magic_mirror, sapevo che Sgarbi amplificava la sua antipatia affinchè si parlasse sempre più di lui, pero' devo dire che gli riesce benissimo :)

@magic_mirror. Thanks a lot my friend!

^:)^

@cosacco. Trovo giusta e sensata la tua analisi, come trovo corrette le argomentazioni di @epicuro e quindi, condividendo, non mi sento di aggiungere nulla di sostanziale. Desidero però aggiungere una considerazione certamente meno dotta, più terra terra ma, penso, abbastanza aderente alla realtà. La maggiornaza dei "pali" che si prendono è perchè in gran parte dei casi l'uomo non si presenta mai per quello che è veramente. Tende a mistificare la realtà "recitando" una parte non sua e che spesso non sono in grado di sostenere. Dimenticando che la donna, per quanto irrazionale, per certe cose è però "istintiva" e quindi, se non si è più che bravi a recitare, intuisce immediatamente l'inganno, sopratutto se la recita è accompagnata da uno zerbinaggio eccessivo. Ed ecco centrato in pieno "il palo". In quanto al Rapagnetta, ma non voglio innescare polemiche, va detto che solo quando è diventato "il Vate" ha incominciato/potuto farsi mantenere. Prima, quando era pressochè il sig. Nessuno se non nel cortile di casa e/o del circondario, i danèe li cavava dalla tasca di papà, che doveva correre in giro a pagare i debiti che il figlio faceva. E questo, meglio delle biografie, lo possono dire: prima i conti della famiglia Rapagnetta, andata pressochè in rovina per causa prevalentemente sua, tanto che poi fu affidato ad uno zio dal quale prese il cognome D'Annunzio, e poi, più tardi, le varie sezioni del PNF che, ripeto, su ordine del Duce correvano a tappare i buchi che il nostro eroe regolarmente faceva. Del resto, il Vittoriale di Gardone non l'ha costruito nè con i soldi suoi nè con quelli delle sue amanti. Eleonora Duse compresa. Però, ripeto, non voglio creare polemiche.

Senza dilungarmi troppo visto che qui ci sono esimi colleghi che hanno intelligenza da vendere e dialettica da cui prendere nota, io mi trovo d'accordo con @Gorgi , ogni singola parola, frase e virgola che ha detto. La donna usa l'uomo come mezzo , per status, per prestigio, per mantenimento, per tutto insomma, anche per la riproduzione del gene ovviamente.

Poi oggigiorno, l'unica cosa che conta sono solo soldi e status sociale, alle donne della bellezza frega poco, anzi magari piu' bello sei e piu' pensano che sei un tipo non stabile nei rapporti sentimentali (cosa che ci puo' anche stare) io le piu' belle fighe in vita mia dal vivo le ho sempre viste con dei uomini di dubbia qualita' estetica, e me ne sto rendendo conto anche qui in Cina, superfighe accompagnarsi a cessi subumani che li vedi sfrecciare in giro con bentley , bugatti, mercedes amg, audi A6, range rover, etc..etc... a sto punto meglio essere un "cesso" e carico di soldi a tonellate che essere bello e spiantato da non permettersi neanche un sodino o peggio ancora da non poter invitare una bella donna per un weekend o per una cena. Per farla breve con i soldi ti compri l'amore l'illusione e tutto quello che vuoi, l'importante e' soddisfare i nostri bisogni primari, mangiare dormire, scopare e viaggiare, il tutto fatto in un contesto esclusivo.

Un saluto anche a te @Gorgi e chiaramente a tutte le menti illuminate che frequentano questo interessante 3D.........

....e che dire del " Monaco"??? :-D

8->

Per dire anche la mia,per quanto mi riguarda la " donna " rimarrà' un immagine metafisica e paradossalmente " incorporea" .Un enigma irrisolvibile! Un rompicapo " mitologico",cui i Greci antichi cercarono di dare " consistenza"

Ma quale polemica caro @STENKA, fai benissimo a scrivere le tue opinioni su Rapagnetta :-D, di cui ricordo con gioia solo "Il Piacere", visto che le sue poesie le trovavo molto complicate a scuola (Alcione, Elettra, roba da martellarsi i coglioni). Tutti noi ricordiamo di lui principalmente il fatto che al mattino, dopo il caffé, si faceva i pompini da solo, anche se bisogna ammettere che lui e Pascoli sono i nomi più influenti di quell'epoca dal punto di vista letterario. Spero che il nostro @dragodoro possa effettuare un esorcismo postumo tramite suo cugino.

@zest, hai MP da due settimane, qualcuno ha voluto salutarti dal mio inbox. Spero che hai risolto i tuoi problemi di connessione, dovresti cercare di spostare il mouse sul browser più software e linkare con doppio shooting su firefox mantenendo un'equidistanza tra google e mappy senza tralasciare facebook e twitter. Ho visto i consigli che ti hanno dato e non ho capito una minchia, molto meglio quando ci mandavamo le lettere manuscritte o con la macchina da scrivere Olivetti, fanculo alla tecnologia

:)

...esorcismo eseguito compare @epicuro! In data odierna..... Bastava chiedere.... :-h

:-)) Grazie amico mio :)

A dirla tutta da " esorcizzare " sarebbero le nostre cosiddette " melanzane " :-))

Ma stavolta non per tirar via dal loro corpo il diavoletto,ma bensì' per

fargli venir fuori tutte le balle e i falsi moralismi di cui sono inbevute sin dalla più tenera età ...... :-))