Andiamo

Intimo reportage dal NRW al Golden Time- ottavo giorno

Troppo sentimento! ultimamente.

Ho proprio bisogno, invece, di incontri con vere mignottelle. Quelle mignottelle che dopo essertele scopacchiate per bene per sessioni anche lunghe, quando le incontri al bar neppure ti degnano di uno sguardo o ti dicono hello. Insomma di quelle mignottelle un po’ missilistiche che sanno generare solo sesso astratto, senza lasciare il minimo sentore di coinvolgimento emotivo, o strascico di qualcosa che non sia direttamente riconducibile alla sfera del soddisfacimento carnale.

Sì, mi servono ‘quelle’ mignottelle, magari un po’ modellineggianti, oggi. Ma non 2 o 3. Almeno 7 o 8 per spegnere questa brama bulimica che mi si è generata in due giorni di astinenza sessuale.

Vado al Goldem Time. Così mi sacrifico pure per questa comunità e per coloro che mi hanno rimproverato di non portare sufficienti contributi con queste recensioni che indulgerebbero inutilmente nel romanticismo. Ebbene, ora farò ben 70 km andata e 70 km ritorno per intraprendere una vera missione esplorativa e riportarvi nomi cognomi anni di nascita e prestazioni.

A mezzogiorno, dentro il GT, tutto già freme come in una filanda nel boom della rivoluzione industriale. Culi che vanno, tette che vengono, ticchettii di tacchi e scalpitii di zeppe. Se al Samya, al Mondial e all’Aca a quest’ora sembra di essere nella quiete in un dormitorio con qualche fanciulla che si è casualmente alzata per prendersi pigramente un bicchiere di latte caldo, qui al GT il surplus di adrenalina lo percepiscono anche le foglie degli alberi del parco. Anzi, soprattutto loro, visto che al GT molto lo si fa fuori, proprio nei gazebo del parco.

Non riuscirete a percorrere i pochi metri, che in quel bugigattolo straripante separano l’ingresso dal bar, senza scontrarvi con tette naturali o rifatte, culi basculanti su zeppe come trampoli o eleganti tacchi 12, visi ammiccanti di zoccole improbabili o modelline irraggiungibili.

Modelline irraggiungibili, sì, anche. Sì, irraggiungibili, perché in qualsiasi città d’Europa, a meno che non siate clooney o pitt, nessuna bella come loro vi degnerebbe di un minimo sguardo. Almeno, non è che qui vi guardino molto, anzi non vi guardano per nulla, esattamente come non vi guarderebbero per strada o in discoteca. Ma almeno qui, senza pretendere grandi attenzioni, potete approfittarne per masturbarvi usando il loro corpo, più o meno vigile, come oggetto di soddisfacimento carnale. E alla modica cifra di 50 o 100 euro.

Devo dire che già da un primo sguardo veloce un po’ di bambole gonfiabili modelliniformi ce ne sono.

Mi prendo uno pfefferminze per rilassarmi un attimo e per riuscire a deglutire quel frammento di levitra che mi è rimasto incastrato tra la trachea e l’esofago. Anche impasticcarmi mi tocca, per poter fornire copiose informazioni a voi, che ve ne state lì al mare a cazzeggiare in famiglia sotto l’ombrellone e programmare i prossimi ‘viaggi di lavoro’ qui nel NRW.

Faccio un giro di perlustrazione e capire come agire. Mah, sembrano tutte formichine in preda a una frenesia che le porta a vagare da un posto all’altro senza tregua, alla spasmodica ricerca di clienti, che non sembrano peraltro mancare.

Se si muovono già loro, decido di rimanere fermo io. Tanto, prima o poi, se trovo un posto strategico, tutte ci passano. E così faccio, mi metto nel kino e lì aspetto. Non è che sia molto interessato ai film porno, almeno come spettatore (anche se come attore qualche recondita ambizione la nutro). E allora ciak si gira.

Mi scelgo un bel posto vicino lo schermo illuminato di luce riflessa. Se devo scopare una bella gnocca almeno la voglio vedere bene, in dettaglio!

Eccone una. Biondina e ricciolina, fisico da modella-monella, anzi un po’ meglio, più muscolosa di una modella, e per tenersela in mano questo non guasta. Solo da un sguardo veloce capisce che sono uno sporcaccione un po’ introverso, e questo le fa prendere l’iniziativa di sedersi accanto a me commentando quanto le piacerebbe farmi un pompino come quello della scena del film sullo schermo. ‘Why not ?’ le sparo diretto. E mi apro l’accappatoio mostrandole subito l’attrezzo da lavoro pronto per l’utilizzo. Prodezze della chimica, non merito mio. ‘Anaconda’, fa lei. Ma non si scompone più di tanto. Ha visto di peggio, o di meglio, a seconda dei punti di vista. Raccoglie i capelli frisée con un elastico, mi mette la lingua in bocca senza passione ma mulinandosela per bene. E lo stesso mulinio me lo ritrovo in men che non si dica sul glande scappellato.

Non posso far a meno di rimirare quel dolce faccino da mignottella che si prodiga in veloci scatti misti a torsioni per incrementare il piacere. Saperci fare ci sa fare, non c’è che dire. Soprattutto quando si accorge degli spettatori che si stanno riunendo attorno, vuol far vedere che è piuttosto brava. Bene, la assecondo in questa sua attività promozionale. Le agguanto la coda di capelli, le giro senza violenza ma con fermezza la testa sulla spalliera del divano e a viso rovesciato inizio a scoparmela in bocca tentando di volta in volta dei deep throat, che riesce però a eseguirmi solo parzialmente, ma con impegno, devo ammettere. Lascio scivolare l’accappatoio a terra e rimango nudo, le alzo le gambe e le sfilo da sopra le mutandine, aprendole le cosce quasi a spaccata. Per il piacere mio e degli spettatori non paganti.

La figa è piccola come piace a me e subito me la metto in bocca quasi alzandole il corpo dal divano. E cercando sempre di raggiungere senza successo il fondo del suo esafago con il mio cazzo. Con le labbra impregnante di succo vaginale cerco di baciala ma lei mi fa ‘no good’ come se le facesse schifo la ‘sua’ magnifica topolina. Io le sorrido dolcemente e le faccio ‘yes is good, very!’ e le faccio ingoiare la mia lingua prima ancora che potesse rispondere alcunché.

Le chiedo di scoparmi. Mi dà il preservativo, si mette una ditata di saliva sulla fighetta stretta e si impala sopra. E’ bella stretta, e se la stringe ancora di più per strizzarmelo bene. L’ho detto che ci sa fare la mignottella, e così en plain air si senta anche legittimata a lanciare qualche urletto e gridolino, forse finto, ma di certo più realistico di quelli del film. Me la trascino addosso per sentire la sua schiena sul mio petto e con le mani le dilato il più possibile le cosce per assestarle da sotto dei colpi profondi, quelli che mi piacciono tanto e mi portano quasi all’orgasmo. Le chiedo se vuole avere un orgasmo, ma mi dice ‘not here, too much people’. ‘Ok, next time’ rispondo io. E me la rigiro a pecorina con la pancia schiacciata sul cuscino del divano. Che magnifico culo, e che posa oscena le ho fatto assumere! Se non fosse per la ripromessa di scoparmene il più possibile per fornire un adeguato ed esaustivo servizio a voi, cari colleghi, le scoppierei proprio dentro adesso, rischiando di far esplodere il preservativo. Ma resisto, e, rimanendo in questa adorabile posizione, mi porto per 2 o 3 volte alla soglia dell’orgasmo superando ben oltre i limiti della mezz’ora canonica.

Tina, metà russa metà moldava, 22 anni, 50 euro.


Giusto il tempo di una sciaquatina veloce, e come una vera professionista sono già sulla postazione di lavoro, trascinandomi per mano Tyra, 20 anni, mulatta, metà belga e metà congolese. Un vero pezzo di mignotta stagna e soda come un’atleta delle olimpiadi. Altro che modelline anoressiche!

Tyre non bacia con la lingua, solo qualche smanceria a labbra chiuse. Peccato perché le labbra gonfie e dure delle ragazze mulatte o nere mi piace sentirmele in bocca. Per consolarmi, sulle labbra le faccio passare subito il mio glande tenendomi la fanciulla dolcemente per la collottola. Inizio io a spennellarle labbra viso e lingua, e poi faccio fare a lei, che dolcemente e lentamente, senza mani, se lo arrota lungamente in bocca. La sua lingua è rugosa, come quelle di molte ragazze di colore, e il piacere di sentirmelo dentro in una cavità così accogliente mi fa passere il pensiero di scoparmela. Fino a dieci minuti prima della scadenza della mezz’ora, quando le chiedo del preservativo e di mettersi a pancia piatta sul divano, esattamente come ho messo Tina prima. Sono un inguaribile abitudinario!

La penetro lentamente, all’inizio, ma poi, vedendo che sopporta bene le spinte, aumento sempre più finché non la vedo ansimare e la sento miagolare. Mi inumidisco l’indice destro e cerco di intrufolarglielo nel culetto, per un pezzetto se lo lascia fare, ma poi mi blocca. Gira il viso e mi sussurra ‘fast’. Al che, aumento la velocità e l’escursione delle spinte fin quasi arrivare a un orgasmo che simulo per non deluderla. E per incoraggiare il suo, che non mi è sembrato per nulla simulato, o comunque a me piace pensarla cosi.

Bella ed energica sveltina.

Finita la scena, alcuni guardoni si dileguano prontamente. Beh, mica faccio pagare il biglietto come gli artisti di strada…

Tyra, mulatta, metà belga e metà congolese, 20 anni, 50 euro.


Però con la terza voglio venire anch’io. Per cui me la devo scegliere bene. Certo c’è l’imbarazzo della scelta, e se poi non si va alla ricerca di coinvolgimenti emotivi forti, una modellina vale un’altra, a dire il vero.

Sì ma quella che intravedo appollaiata sullo sgabello con i lunghi capelli lisci che le pendono sulla schiena ha qualcosa nel viso che mi sembra valga più di una qualsiasi altra. Mi avvicino, le sorrido, mi sorride. Dolce è dolce. Seduta sembra bellina, no decisamente bella. Bionda, bei lineamenti, bel pancino teso. I glutei appoggiati allo sgabello non fanno una piega, e sembra che sospendano il suo corpo seduto come un cuscino d’aria. Il suo culo lo intuisco essere magnifico. Forse non alta come una modella ma al metro e settanta senza tacchi arriva di certo. Raffinata senz’altro, di aspetto e di voce. Torna dalle vacanze da Minorca e prima di ripartire per la Slovacchia si è fermata qui, da un’amica. Bene, beviamo qualcosa. Non ha la frenesia delle mignottelle in caccia e anch’io una pausa di tranquillità la gradisco volentieri.

Dopo un po’ di convenevoli le dico che mi piacerebbe baciarla, in bocca. Con veri baci profondi e caldi. Mi scruta un po’ e mi dice ‘yes’.

E perché non provare a fare una sessione amorevole al kino? La porto lì. E avvolgendola teneramente con un braccio me la trascino addosso per limonarmela come una fidanzatina. E limona anche lei come una fidanzatina, incurante dalla situazione, tra mugugni porno e avvinghiamenti di altre coppie sui divani. Mi massaggia dolcemente l’asta continuando a baciarmi, e sento che se continua così le vengo in mano.

Cerco di prendere un po’ il sopravvento, le perlustro un po’ il corpo scoprendo il suo inguine bello liscio e piatto. Dal tessuto sottile delle mutandine cerco di dischiuderle un po’ le labbra passando l’indice in su e in giù. Ha un clitoride piccolo, come un bottoncino e quando glielo sfioro percepisco dal fiotto di saliva che le inumidisce ancor più la lingua che le piace proprio.

Non c’è niente da fare. Nessuna mignottella modellina, per quanto volonterosa, potrà mai eguagliare una bella ragazza ‘saltuaria’ a cui sta venendo voglia di fare sesso, sia pure in una circostanza così particolare.

Le trascino le gambe allungandola sul divano. Mi metto nudo e le scosto le mutandine per liberare il suo taglietto. Proprio come lo voglio adesso. Solo un taglietto tra un inguine senza peli perché non ha forse mai avuto peli. E lì affondo pian piano la mia lingua lasciandomi guidare dalla sua mano sulla mia nuca. Le sfilerò le mutandine più tardi, per essere più libero di procurarle tutto il piacere che un angelo così si merita. E mettendomi di fianco le faccio intuire che un sessantanove sarebbe magnifico per entrambi. E sono anche più comodo per dilatarle bene i glutei sodi e poter affondare la mia lingua all’interno del suo taglietto, in quella parte che ormai si è fatta lucida, scivolosa e saporita. Indugio con l’indice mentre mi dedico al clitoride.

Sento da come ha sospeso la sua leggera suzione al mio glande che questo è il punto: leggeri picchiettii di lingua sul clitoride e decisi massaggi con il polpastrello sulla parte più rugosa del cavo vaginale. La sento ansimare, sento la sua pancia contro il mio petto muoversi in fibrillazione e il piacere della consapevolezza di procurarle piacere mi fa sopportare una posizione così scomoda che ormai sto tenendo da tempo. E finalmente si stringe le cosce quasi stritolandomi la testa dentro. Un filo di liquido amarognolo le cola dalla fessurina e io prontamente con la lingua glielo spennello su tutto l’inguine, che mi ha reso di nuovo accessibile allentando la presa.

Non c’è niente di più appagante nel guardare il sorriso di una bella ragazza che ti è grata per averla fatta godere. E non resisto un secondo di più dal mangiarmelo con un bacio profondo a bocca spalancata quel sorriso magnifico. La porto in camera e ci rimaniamo un bel po’.

Inutile dare generalità ed età, tanto M… è già partita per la Slovacchia, e il numero di telefono non lo do neppure sotto tortura…


Certo che dopo essere stati appagati così pienamente da M… è difficile tornare al lavoro esplorativo.

E comunque non prima di un passaggio al buffet e di una siesta in giardino.

E’ lì che scorgo due scosciate fanciulle, una di pelle chiara ma ambrata e una di pelle più scura, che baldanzose dall’alto del loro metro e ottanta con asciugamano sul braccio ritornano presumibilmente da una sessione con il pelato in sovrappeso che un po’ meno baldanzoso arranca dietro. Da tenerle d’occhio, le due iperproteiche sirene. Probabili missili, magari, ma i loro corpi fieri da combattimento e il loro sguardo che oltrepassa ogni ostacolo maschile che intercetta intrigano e attirano la curiosità esplorativa in me sempre vigile.

Le ritroverò al bar a bere redbull. Mi avvicino, e con fare sdegnoso una, e con sorriso di circostanza l’altra mi chiedono subito se voglio andare in camera. Nel profondo del mio cuore sento proprio che sono missili, ma sono determinato a farmeli questi due missili sirenosi. Cubana una e mista russo-turca, l’altra. Un duetto KGB da combattimento che al mio invito a consumare la battaglia sui divani del pubblico kino hanno il coraggio di chiedere un supplemento di 50 euro in due. Beh non mi sembra proprio un salasso. E allora se dobbiamo negoziare negoziamo. Baci in bocca? Si ma non troppi. Dita in figa? Si ma con preservativo. Dita nel culo? La cubana anche senza preservativo, la turco-russa mi fa intuire che se ci provo me lo stacca, non ho capito se il dito o il cazzo, ma a tutti e due sono affezionato e quindi non approfondisco. Ai cosiddetti extra non sono interessato, magari un po’ l’anale con il culo della cubana mi potrebbe ispirare, ma sono qui in esplorazione, non a divertirmi sul serio. E poi se vi mando il conto, voi mica me lo pagate.

Comunque anche vedendole cavalcare da dietro quando ci dirigiamo verso il kino non si può certo dire che non siano gnocche. Belle mignotte gnocche. Alte, slanciate, con passo fiero e con sculettata che pompa sangue nei loro glutei sodi e al contempo nei mie assetati corpi cavernosi. Arrivo nel kino che l’asciugamano è già sospinto in avanti di venti centimetri. D’altronde ho avuto un solo orgasmo vero finora, vorrei vedere voi!

Al kino le furbette si scelgono un divano al buio. Eh no! Care. Alla luce vi voglio, sotto gli occhi di tutti i curiosi che possano giudicare la vostra missilaggine, se la manifestate. E allora ecco il ring. Il mio posto preferito sotto lo schermo, bello illuminato e in adeguata evidenza, in contrasto alle immagini del film.

Tento di brancarmele tutte due assieme, una con una mano, una con l’altra, ma mi fanno capire che si spogliano da sole. Sistemano gli asciugamani sul divano e si denudano come soldatesse che cambiano la divisa. Per fortuna il levitra mi viene in soccorso, altrimenti il mio cazzo si sarebbe già accorciato a cinque centimetri. Mi fanno stendere come se dovessero praticarmi delle terapie, e mentre una, senza dire una parola, inizia a spompinare senza fiatare, l’altra mi slinguazza in bocca con una partecipazione quasi nulla. Le lascio fare per qualche secondo e poi parto all’arrembaggio. Comincio a frugarle un po’. Non ho negoziato il palpeggio di tette, ma credo che sia incluso nella prestazione. E devo dire che ne vale il rischio. Palpare tette belle sode e così ghiandolate risolleva il morale.

E poi vediamo il lato positivo delle cose: il pompino praticato dalla cubana non è per niente male. Non è fatto con la passione di una fidanzata amorevole ma di certo da una bocca esperta che sa come tirar su cinquantini su cinquantini in sborate veloci. Adesso la turco-russo si concede pure il daty e si siede con la sua figa nel pieno della mia faccia. Dolce è dolce, profumata è profumata e l’insieme di figa in bocca, mia, e cazzo in bocca, dell’amica, non è certo da disdegnare. Nella vita normale capitano cose peggiori.

Si alternano. Le due macchine da guerra stanno prendendo ritmo, se dio vuole, o forse hanno deciso che non valga la pena di fare la figura dei missili con il rischio di perdere clienti tra il nutrito assembramento di guardoni che si sta formando.

La turco-russa è inaspettatamente anche deep throat e lo pratica con una certa spontaneità e naturalezza facendo rigurgitare le saliva in gola, almeno credo sia lei, o magari è il film. Ma l’effetto su di me è come se fosse lei. Sì, pare proprio lei. Urla anche qualcosa all’amica che, lasciandomi saziare alle sue labbra di figa si unisce, appiattendo il suo corpo sul mio, all’assalto dell’asta. Se non fossi più che allenato a controllare l’eiaculazione per gli innumerevoli esercizi tantra praticati, sarei già esploso da un pezzo nelle loro gole, loro avrebbero già intascato rate e supplemento e sarebbero già dispiegate in un'altra campagna di caccia. Ma così devono ancora sudare un bel po’...

Decidono che è arrivato il momento di abbattere il mio uccello a polpi di reni. E così mi sento insaccare direttamente con la bocca. Esperte sono esperte, mignotte sono mignotte. E mentre una mi ficca la lingua in bocca senza preavviso, sento l’altra che si porta il cazzo in ventre senza altrettanto preavviso! Beh non dico di annunciare ad alta voce le mosse come una partita a scacchi, ma almeno la carineria di lasciare intuire le cose! Appena poco più astratto di così, e il sesso si rovescerebbe subito in una forma di tortura.

Tra una slinguazzata vigorosa e un mulinamento prepotente riesco a biascicare qualcosa che si avvicina al suono distorto di ‘doggy style’. Una urla all’altra qualcosa per me incomprensibile ma intuisco che ha trasmesso il messaggio che vorrei averle a pecorina, come prontamente si mettono. Beh, almeno me le posso guardare e non sono più schiacciato contro il materasso dai loro corpi ipercinetici.

I due culi belli e sodi visti così in parallelo, simili per morfologia e taglia ma diversi per colore e consistenza della pelle, lasciano veramente nell’imbarazzo. Nessuna si preoccupa di cambiarmi il preservativo, e io meno di loro. Allora, visto che mi sono fatto pompare finora dalla figa cubana sperimento adesso la figa turco russa, e sodomizzo con un dito la cubana, come anticipato in fase di negoziazione. Le pompate sono belle consistenti e il ritmo è sostenuto. Loro si sanno accasciare bene e le pose oscene che istintivamente assumono mi arrapano di brutto. Mi tolgo dall’una ed entro repentinamente nell’altra. Beh sono proprio affiatate allora, non danno segni di bisexismo, ma affiatate sono affiatate, se non chiedono neppure il cambio di preservativo.

Mi annunciano che mancano solo sette minuti alla fine della mezz’ora. Bene, in sette minuti se ne posso fare di cambi di scena. Adesso, mentre mi scopo astrattamente l’una, chiedo all’altra di baciarmi vigorosamente. E viceversa, per un buon numero di sequenze. Mi sono già portato quasi all’orgasmo un paio di volte, ma ho deciso che verrò la prossima volta, in una sessione più amorevole ancora con M… E allora continuo così fino allo scadere dei 30 minuti e poi, meschinamente, chiedo loro di aspettare un attimo ancora che faccio un po’fatica a venire. Conto trecento colpi ben assestati nella figa della cubana mentre la turco russa mi lacera la lingua con risucchi e mulinamenti per incoraggiarmi nella venuta. E al trecentesimo colpo simulo un orgasmo teatrale con urla e mugugni che strappano un lungo applauso agli astanti attoniti.

Le due gnocche hanno fatto un figurone e si degnano pure di sorridermi e darmi simpaticamente del ‘crazy’ quando saldo il mio conto.

Alina la turco russa, età 21, Adriana la cubana, età 20. Incredibile come così giovani siano già così macchine da guerra… 150 euro in tutto. Niente smancerie da fidanzati, ma un esercizio più salutare che due ore intense di tapis roulant.


Il mio cazzo sembra uscito da una centrifuga a mille giri, e dopo una lavata con detergente intimo me lo curo con una crema emoliente a basso dosaggio di cortisone per favorirne il recupero. Lo so, è doping, ma quando serve, serve. E tutto sotto stretto consiglio andrologico, però.

Non so perché, ma alternare sesso ad amore lo trovo una necessità, più che un piacere. Chiedetemi adesso di fare un’altra sessione di sesso puro con una stragnocca da copertina e vi mando al tal paese.

Ma le coccole affettuose e amorevoli dalla mia M… mi sono indispensabili, adesso, come un sorso d’acqua dopo ore passate all’arsura. E quindi vado a cercarla, già pentendomi di averla lasciata sola. Sola? Spero proprio di sì. Ma preferisco non pensarci. Un tonfo al cuore già mi soprassale al solo dubbio che possa essersi appartata con qualcun altro. Ma la trovo sempre sul ‘suo’ sgabello. E mi va di pensare che sia sempre stata lì, in mia attesa.

Beviamo qualcosa assieme, e io ne approfitto per accarezzarle dolcemente ogni suo lembo di pelle scoperta.

No, non con cupidigia. No. Solo con tanta, tanta tenerezza.

La stessa che pervade per quasi due ore i nostri atti amorosi in camera.

Sono le nove di sera. M… se ne torna a casa con l’amica perché domani ha l’aereo presto per la Slovacchia. E io, che sono un good boy, me ne torno a casa per non cadere nella tentazione di girare altre scene.

Ma soprattutto per scrivere queste brevi note per voi, cari colleghi, anche se per settembre, quando verrete, saranno perfettamente inutili, perché le ragazze di cui vi ho fornito informazioni dettagliate, saranno andate a finire chissà dove.

A presto

Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIV
Sakura_mobile

caro @kol,

inutile chiederti come va xè da quel che ho letto male male non te la passi))

Complimentoni per la rece, che anche se decisamente più lunga delle solite, mi ha davvero coinvolto fino alla fine!! facendomi venire una gran voglia di fkk))

Con piacere ho notato una "vena" porno più accentuata del solito, forse proprio per il tuo bisogno di "mignottelle" ;-)

cmq imho per il discorso sentimento vale il detto "chiodo sc(hi)accia chiodo"

:)>-

Duo sportivo?!? Che andare..

INCONTRA DONNE VOGLIOSE
Sakura_mobile

bravo @kol, passione e dettagli... così mi piaci

:-c

Il Signore del NRW e del Brasile.
Voi parlate, io scopo. Acapulco Uber Alles

11^ - Non avrai altro dio all'infuori della Gnocca
12^ - Una figa è come un auto: non conta quanti cavalli ha, ma chi c’è dietro al volante
13^ - La migliore scopata è sempre la prossima
14^ - Tanti nemici tanto onore
15^ - Non è tanto chi sono, ma quello che faccio che mi qualifica
16^ - L'Acapulco una scuola di pensiero
17^ - Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete mai quello che io sono ora
18^ - L'FKK come stile di vita
19^ - Chi dice che una cosa è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo
20^ - La figa ha le sue ragioni misteriose che la ragione non conosce

Globe, Zurigo. Palace, Lucerna. History, Basilea. Cleo, Freubad Berna. Oase, Mainhattan, World, Sharks, Francoforte. Paradise, Sakura, Stoccarda. Oasis, Heaven, Sylt, Palmas, Norimberga. Palast, Friburgo. Magnum, Acapulco, Acapulco Gold, Living Room, Dolcevita, Dusseldorf. Samya, Colonia. Artemis, Berlino. Natal, Fortaleza, Recife, Joao Pessoa, Salvador de Bahia, Porto Seguro, Rio de Janeiro, Brasile. Punta Cana, Repubblica Dominicana. Barcellona, Ibiza, Formentera Spagna. Parigi, Francia. Amsterdam, Olanda. Londra, Salisbury, Canterbury, Inghilterra.

INCONTRA DONNE VICINO A TE
Sakura_mobile

caro @lover, bhe ammetto che non mi va male, per niente.

Ho deciso all'utimo momeento di 'non' andare in vacanza, ma di rimanere qui a Colonia. Non so ma l'idea di andare in barca in turchia, come avevo organizzato con i soliti amici e amiche, non m ha convinto e allora eccomi qui...

Si non me la passo male, oggi sono stato tutto il giorno al Mondial, potrei scrivere altre pagine copiose, ma no voglio annoiare - anche nel senso di to annoy - ;-) i lettori del sito.

Comunque giornata passata, come si dice, alla grande... c'erano un paio di bamboline 'avventizie', capitate lì per caso tra un viaggio e un altro, per pagarsi le vacanze: un vero spasso! Mi sa che domani devo proprio ritornare per salutarle, visto che ripartono :-)

Ma sai sono molto influenzato dalle esperienze del momento: se faccio esperienze 'porno' scrivo in un modo, se faccio esperienze 'romantiche' scrivo in un altro. Cerco di dare voce alle sensazioni che provo, e in queste settimane le sensazione stanno su un ottovolante ;-)

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Sakura_mobile
Sakura_rece
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Complimenti per la recensione ricca di dettagli.

Normalmente quella zona è lontana dai miei tour germanici, ma chissà, prima o poi potrei farci un giro.

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