Nell’oceano planetario di sessuofobia e di ipocrisia, diffuse a piene mani da religioni antiumane e da morali ancestrali, se non preistoriche, che producono, oltre che infelicità maschile e femminile, prostituzione clandestina, traffico di esseri umani, criminalità, malattie sessuali, problemi di ordine pubblico, è da richiamare il comportamento realista, ragionevole della Germania, che ha legalizzato la prostituzione, che porta anche soldi nella casse dello Stato, nel senso che ogni operatrice del sesso deve versare ad es. 30 euro al giorno.
Esse sono organizzate in sindacati, sono protette dalla polizia contro sfruttatori, pazzi, delinquenti ed operano non in strada, ma in centri organizzati con cura e igiene.
Come esempio si parla del Centro Artemis (aperto dalle 11 alle 5 del mattino), dove si entra con 70 euro (con sconto del 50% per pensionati la domenica e il lunedì). Si ha il diritto all’accappatoio (bianco), all’asciugamano (giallo) e a gironzolare (anche nudi) per piscina e sauna, bagno turco, solarium e palestre. Le operatrici, che pagano alla struttura l'uso giornaliero degli ambienti con 70 euro, hanno a disposizione 50 stanze arredate alla greca, alla romana, alla messicana, dove ricevono i clienti, con prezzi che partono da 60 euro. Esse possono detrarre spese dalla dichiarazione dei redditi annui per accertamenti medici, trucchi, profilattici e biancheria intima.
Arrivano frotte di turisti e manager italiani (i più esposti alla sessuofobia vaticana e alle morali tradizionali), che, secondo una responsabile del Centro “sono i nostri clienti più attivi, simpatici e gentili.”
Nel settore in senso lato del sesso (prostitute, hostess, massaggiatrici, call girl, call boy) si parla in Germania di 400 mila addetti, quasi un esercito che "ogni giorno soddisfa le esigenze di 1 milione e 200 mila clienti", con un giro di 14,5 miliardi di euro all’anno.
l’FKK è generalmente un vasto ambiente coperto associato ad uno scoperto (giardino o parco) fino a 50.000 mq, anche se di massima la superficie è molto minore. Il cliente accede alla reception dove paga un biglietto di ingresso, che può variare dai 10 ai 70 €; talvolta però l’ingresso è del tutto gratuito. Si riceve quindi un braccialetto da mettersi al polso e che contiene due chiavi: una per un armadietto dove si riporranno i vestiti ed una per una cassetta di sicurezza, dove si metteranno i denari. Una volta nudi come vermi si passa in una doccia, dove obbligatoriamente ci si deve mondare delle sozzure del mondo esteriore. Da notare che l’ingresso ha le stesse regole anche per le giovani donne che lavorano nel posto: quindi capita di incontrarne che si spogliano nello stesso spogliatoio e fanno la doccia in presenza dei clienti! Anche loro pagano il tiket d’ingresso. Questo è l’unica risorsa economica dei gestori, poiché le prestazioni contrattabili con le ragazze (in tedesco Mädchen o Mädel) vanno tutte a loro beneficio.
Fatta la doccia e “indossato” attorno alle reni o gettato sulla spalla l’asciugamano e messe le ciabatte – il tutto sterilizzato, poiché l’igiene impera in questi ambienti così rigorosamente germanici – si accede in un locale che può essere più o meno diversamente conformato ma nel quale si incontreranno, inevitabilmente e piacevolmente, un numero variabile di ragazze (negli FKK più grandi anche 70 ma di media 10-30) diverse sia per le loro caratteristiche fisiche che per quelle geo-politiche. Qui, sedute sui sofà, in piedi a conversare a gruppetti, intente a sorseggiare una bevanda (spesso sono vietati gli alcoolici), da sole o a nuotare in piscina, sotto una doccia o in un idromassaggio, le ragazze aspettano che l’uomo – non è però vietato l’accesso a clienti donne, al contrario – faccia la prima mossa. Accade però che qualcuna più intraprendente si faccia avanti baldanzosa (in fondo sono lì per fare cassa).
Poiché l’uomo, contrariamente a quello che si pensa, è più timido se posto nudo di fronte a tante donne, la maggior parte degli approcci avviene nella saletta-cinema (in tedesco Kino), che è oscura e nella quale si proiettano a ciclo continuo film pornografici. Qui le ragazze si avvicinano e senza troppi preamboli iniziano a gettare la propria lingua nella bocca degli uomini e a manipolarne le partes inhonestae non solo con le mani ma fellandoli anche con la bocca. A questo punti i più “cedono” e si affrettano verso le camere da letto o cubicoli. I più avveduti, invece, se la prendono comoda, trascurano la sala cinema, passeggiano, conversano o folleggiano nella sala principale con una o più ragazze, dove hanno modo di fare la loro scelta con maggiore oculatezza. Scelta che potrà cadere anche su due ragazze contemporaneamente. Sarà una tedesca, una ceca, una slovacca, un’ungherese, una russa, una rumena, una brasiliana, una cinese, un’italiana, una polacca, una bulgara, una negra? Sarà alta, bassa, snella, grassottella, diciottenne, trentacinquenne, tettona, piatta, rasata, boscosa, ninfomane, pudica? In genere nei grossi FKK c’è solo l’imbarazzo della scelta anche se pure quelli più piccoli cercano di avere un “assortimento” medio, poiché i gusti della clientela sono davvero molteplici.
Operata la scelta, segue la fase della contrattazione. Sì, perché il ticket d’ingresso non ha nulla a che vedere con le prestazioni della ragazze, che vanno liquidate a lei direttamente. Vi è però la regola base di pagare più o meno 50 € per un rapporto di mezz’ora, rapporto convenzionale, la classica “sveltina”. A partire da questa base si sviluppano tutta una serie di richieste/offerte che non fanno che far lievitare il costo del sollazzo sessuale con la prestatrice d’opera. Alcune offrono il bacio con la lingua, il coito anale, l’uso delle dita e tutta una serie di pratiche in grado di soddisfare anche il più esigente dei puttanieri (Hurenjäger). Basti dire che la meticolosità tutta germanica per la soddisfazione anche delle richieste più particolari ha determinato la creazione di un vero e proprio slang abbreviato o dizionario (quasi cento termini), il quale viene meticolosamente “esposto” ovunque ci sia la presentazione delle offerte (Angeboten) sessuali delle ragazze. Sigle ermetiche come AV oppure ZK o ancora SS diventano intelligibili qualora si sappia che sintetizzano offerte come Anal Verkehr (coito anale), Zungen kuss (bacio con la lingua), samen schlucken(ingoio dello sperma) ecc.ecc. Un elenco completo di questi termini lo si trova al sitohttp://www.angelfire.com/ab9/here/ (pagina web in basso) o al sito http://www.bordell-oasis.de/puff-lexikon.php
Una pratica non insolita negli FKK è il gang bang ovvero un gruppo di uomini con una sola donna… sì, poiché questi posti sono appetiti specialmente da quelle donne che hanno in sé una carica sessuale così prorompente (ninfomani) da richiedere mezzi straordinari! Si vede bene che non sempre è una questione di soldi… L’estate è la stagione migliore per frequentare un FKK, poiché moltissimi hanno un giardino dove si possono passare in compagnia dei momenti idilliaci. Ciò che avviene in questi giardini con piscine e solarium all’aperto è inutile riferirlo. http://www.fkk-colosseum.com/
all'artemis appeni paghi l'ingresso ci sono tipo delle cassette di sicurezza proprio vicino all'ingresso dei bagni delle fanciulle quindi finito la performance le donnine scendono con voi prendono l'obolo e si vanno a lavare
Per quanto riguarda l' fkk mainhattan di francoforte all'interno ci sono zone fumatori?
dentro ci si può anche mangiare ma sono dei buffet sempre disponibili o ci sono degli orari prestabiliti e soprattutto sono compresi nel prezzo di ingresso o devi pagare a parte?
puoi mangiare quanto vuoi o ti tocca una razione?
e se qualcuno c'e stato cosa e come si mangia?
Grazie a tutti
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GnoccaEstera
12/11/2011 | 17:59
Silver
Bordelli - Fkk germania - Berlino - Francoforte
Nell’oceano planetario di sessuofobia e di ipocrisia, diffuse a piene mani da religioni antiumane e da morali ancestrali, se non preistoriche, che producono, oltre che infelicità maschile e femminile, prostituzione clandestina, traffico di esseri umani, criminalità, malattie sessuali, problemi di ordine pubblico, è da richiamare il comportamento realista, ragionevole della Germania, che ha legalizzato la prostituzione, che porta anche soldi nella casse dello Stato, nel senso che ogni operatrice del sesso deve versare ad es. 30 euro al giorno.
Esse sono organizzate in sindacati, sono protette dalla polizia contro sfruttatori, pazzi, delinquenti ed operano non in strada, ma in centri organizzati con cura e igiene.
Come esempio si parla del Centro Artemis (aperto dalle 11 alle 5 del mattino), dove si entra con 70 euro (con sconto del 50% per pensionati la domenica e il lunedì). Si ha il diritto all’accappatoio (bianco), all’asciugamano (giallo) e a gironzolare (anche nudi) per piscina e sauna, bagno turco, solarium e palestre. Le operatrici, che pagano alla struttura l'uso giornaliero degli ambienti con 70 euro, hanno a disposizione 50 stanze arredate alla greca, alla romana, alla messicana, dove ricevono i clienti, con prezzi che partono da 60 euro. Esse possono detrarre spese dalla dichiarazione dei redditi annui per accertamenti medici, trucchi, profilattici e biancheria intima.
Arrivano frotte di turisti e manager italiani (i più esposti alla sessuofobia vaticana e alle morali tradizionali), che, secondo una responsabile del Centro “sono i nostri clienti più attivi, simpatici e gentili.”
Nel settore in senso lato del sesso (prostitute, hostess, massaggiatrici, call girl, call boy) si parla in Germania di 400 mila addetti, quasi un esercito che "ogni giorno soddisfa le esigenze di 1 milione e 200 mila clienti", con un giro di 14,5 miliardi di euro all’anno.
l’FKK è generalmente un vasto ambiente coperto associato ad uno scoperto (giardino o parco) fino a 50.000 mq, anche se di massima la superficie è molto minore. Il cliente accede alla reception dove paga un biglietto di ingresso, che può variare dai 10 ai 70 €; talvolta però l’ingresso è del tutto gratuito. Si riceve quindi un braccialetto da mettersi al polso e che contiene due chiavi: una per un armadietto dove si riporranno i vestiti ed una per una cassetta di sicurezza, dove si metteranno i denari. Una volta nudi come vermi si passa in una doccia, dove obbligatoriamente ci si deve mondare delle sozzure del mondo esteriore. Da notare che l’ingresso ha le stesse regole anche per le giovani donne che lavorano nel posto: quindi capita di incontrarne che si spogliano nello stesso spogliatoio e fanno la doccia in presenza dei clienti! Anche loro pagano il tiket d’ingresso. Questo è l’unica risorsa economica dei gestori, poiché le prestazioni contrattabili con le ragazze (in tedesco Mädchen o Mädel) vanno tutte a loro beneficio.
Fatta la doccia e “indossato” attorno alle reni o gettato sulla spalla l’asciugamano e messe le ciabatte – il tutto sterilizzato, poiché l’igiene impera in questi ambienti così rigorosamente germanici – si accede in un locale che può essere più o meno diversamente conformato ma nel quale si incontreranno, inevitabilmente e piacevolmente, un numero variabile di ragazze (negli FKK più grandi anche 70 ma di media 10-30) diverse sia per le loro caratteristiche fisiche che per quelle geo-politiche. Qui, sedute sui sofà, in piedi a conversare a gruppetti, intente a sorseggiare una bevanda (spesso sono vietati gli alcoolici), da sole o a nuotare in piscina, sotto una doccia o in un idromassaggio, le ragazze aspettano che l’uomo – non è però vietato l’accesso a clienti donne, al contrario – faccia la prima mossa. Accade però che qualcuna più intraprendente si faccia avanti baldanzosa (in fondo sono lì per fare cassa).
Poiché l’uomo, contrariamente a quello che si pensa, è più timido se posto nudo di fronte a tante donne, la maggior parte degli approcci avviene nella saletta-cinema (in tedesco Kino), che è oscura e nella quale si proiettano a ciclo continuo film pornografici. Qui le ragazze si avvicinano e senza troppi preamboli iniziano a gettare la propria lingua nella bocca degli uomini e a manipolarne le partes inhonestae non solo con le mani ma fellandoli anche con la bocca. A questo punti i più “cedono” e si affrettano verso le camere da letto o cubicoli. I più avveduti, invece, se la prendono comoda, trascurano la sala cinema, passeggiano, conversano o folleggiano nella sala principale con una o più ragazze, dove hanno modo di fare la loro scelta con maggiore oculatezza. Scelta che potrà cadere anche su due ragazze contemporaneamente. Sarà una tedesca, una ceca, una slovacca, un’ungherese, una russa, una rumena, una brasiliana, una cinese, un’italiana, una polacca, una bulgara, una negra? Sarà alta, bassa, snella, grassottella, diciottenne, trentacinquenne, tettona, piatta, rasata, boscosa, ninfomane, pudica? In genere nei grossi FKK c’è solo l’imbarazzo della scelta anche se pure quelli più piccoli cercano di avere un “assortimento” medio, poiché i gusti della clientela sono davvero molteplici.
Operata la scelta, segue la fase della contrattazione. Sì, perché il ticket d’ingresso non ha nulla a che vedere con le prestazioni della ragazze, che vanno liquidate a lei direttamente. Vi è però la regola base di pagare più o meno 50 € per un rapporto di mezz’ora, rapporto convenzionale, la classica “sveltina”. A partire da questa base si sviluppano tutta una serie di richieste/offerte che non fanno che far lievitare il costo del sollazzo sessuale con la prestatrice d’opera. Alcune offrono il bacio con la lingua, il coito anale, l’uso delle dita e tutta una serie di pratiche in grado di soddisfare anche il più esigente dei puttanieri (Hurenjäger). Basti dire che la meticolosità tutta germanica per la soddisfazione anche delle richieste più particolari ha determinato la creazione di un vero e proprio slang abbreviato o dizionario (quasi cento termini), il quale viene meticolosamente “esposto” ovunque ci sia la presentazione delle offerte (Angeboten) sessuali delle ragazze. Sigle ermetiche come AV oppure ZK o ancora SS diventano intelligibili qualora si sappia che sintetizzano offerte come Anal Verkehr (coito anale), Zungen kuss (bacio con la lingua), samen schlucken(ingoio dello sperma) ecc.ecc. Un elenco completo di questi termini lo si trova al sitohttp://www.angelfire.com/ab9/here/ (pagina web in basso) o al sito http://www.bordell-oasis.de/puff-lexikon.php
Una pratica non insolita negli FKK è il gang bang ovvero un gruppo di uomini con una sola donna… sì, poiché questi posti sono appetiti specialmente da quelle donne che hanno in sé una carica sessuale così prorompente (ninfomani) da richiedere mezzi straordinari! Si vede bene che non sempre è una questione di soldi… L’estate è la stagione migliore per frequentare un FKK, poiché moltissimi hanno un giardino dove si possono passare in compagnia dei momenti idilliaci. Ciò che avviene in questi giardini con piscine e solarium all’aperto è inutile riferirlo.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVhttp://www.fkk-colosseum.com/
alfateos
13/11/2011 | 01:04
Newbie
domanda tecnica nei fkk come paghi la ragazza se hai lasciato tutto all'inizio negli armadietti?
INCONTRA DONNE VOGLIOSEdemoni72
13/11/2011 | 04:39
Newbie
....solitamente lei ti raggiunge nello spogliatoio a fine prestazione...almeno al kolosseum di augsburg funziona così
INCONTRA DONNE VICINO A TEpistola962
13/11/2011 | 08:42
Silver
all'artemis appeni paghi l'ingresso ci sono tipo delle cassette di sicurezza proprio vicino all'ingresso dei bagni delle fanciulle quindi finito la performance le donnine scendono con voi prendono l'obolo e si vanno a lavare
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàeffisio
30/08/2012 | 14:18
Newbie
Per quanto riguarda l' fkk mainhattan di francoforte all'interno ci sono zone fumatori?
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVdentro ci si può anche mangiare ma sono dei buffet sempre disponibili o ci sono degli orari prestabiliti e soprattutto sono compresi nel prezzo di ingresso o devi pagare a parte?
puoi mangiare quanto vuoi o ti tocca una razione?
e se qualcuno c'e stato cosa e come si mangia?
Grazie a tutti