Gentili amici,
vorrei esordire in questo stimato sito di cultori della gnocca, con un'avventura capitatami ormai anni
orsono, durante uno dei miei viaggi in quel variopinto paese famoso per la corrida, la paella, il flamenco, Goya e... la gnocca.
Mi trovavo a Valencia. La serata passata tra le calli, rimbalzato da un locale all'altro, con una sbronza colossale e preso dalla frenesia della movida Valenziana, mi venne una gran voglia di chiavare, era ormai l'alba che in quelle latitudini e in estate corrispondeva a circa le 7 del mattino.
Fermo per la strada un tassista. è un tipo scuro di pelle, Pakistano, Indiano...
Insomma, gli chiedo dove se mi porta in un bordello. Lui fa sì con la testa e io mi affido nelle mani di questo figlio del gange. La strada scorre veloce come un fiume di luci, case, gente che barcolla ubriaca, che vomita. Mi ricordo solo che attraversiamo un ponte, alla mia sinistra c'è quella specie di nave rovesciata progettata da Calatrava che già dal nome sembra uno strano. Pochi metri e il nipote di Visnù si ferma. Mi indica un portone.
Io gli faccio: "Chica buena?"
e Lui: "Claro!"
Scendo, pago e rotolo verso il portone. Sopra c'è scritto "Entresuelo" accanto al campanello "12".
Suono. Mi risponde una voce che non si capisce un cazzo. Aprono e salgo. Una rampa di scale e una testa scura sta dietro una porta socchiusa. Mi fa cenno di entrare.
Entro. Quella che mi ha aperto la porta è in sottoveste color crema. Bella in carne, tettona, succhiona. Con le labbra carnose da nera.
Mi accompagna in un salottino. Mi accomodo sopra un divanetto. Inizia la processione di fighe, me ne fanno vedere sette-otto, tre quarti cessi. Ma sono quasi le otto di mattina. Scelgo una tipa brasiliana.
Bel culo, mora, occhi scuri pelle olivastra. Cominciamo a parlare. Lei mi arla del suo cagnolino mentre io mi tiro fuori il periscopio. Lei comincia a succhiare senza cappuccio, glielo struscio un po' sulla faccia tanto per profumarla un po'. Sempbra che sto' gioco le piaccia. Ride. Le lecco i capezzoli, infilo un dito nella patonza che diventa tutta bagnata e capisco che è arrivato il monento di pomparla. La metto a pecora sul letto e ci do dentro un bel pò, poi lei mi sale sopra, il succo della sua fica mi ammolla tutte le palle, fosse per lei ci ficcherebbe dentro anche quelle.
Sono le 9 del mattino.
Valencia è famosa anche per l'orchata, che dopo una notte così ti rimette in sesto.
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IlMarchese
07/11/2011 | 10:21
Silver
Gentili amici,
vorrei esordire in questo stimato sito di cultori della gnocca, con un'avventura capitatami ormai anni
orsono, durante uno dei miei viaggi in quel variopinto paese famoso per la corrida, la paella, il flamenco, Goya e... la gnocca.
Mi trovavo a Valencia. La serata passata tra le calli, rimbalzato da un locale all'altro, con una sbronza colossale e preso dalla frenesia della movida Valenziana, mi venne una gran voglia di chiavare, era ormai l'alba che in quelle latitudini e in estate corrispondeva a circa le 7 del mattino.
Fermo per la strada un tassista. è un tipo scuro di pelle, Pakistano, Indiano...
Insomma, gli chiedo dove se mi porta in un bordello. Lui fa sì con la testa e io mi affido nelle mani di questo figlio del gange. La strada scorre veloce come un fiume di luci, case, gente che barcolla ubriaca, che vomita. Mi ricordo solo che attraversiamo un ponte, alla mia sinistra c'è quella specie di nave rovesciata progettata da Calatrava che già dal nome sembra uno strano. Pochi metri e il nipote di Visnù si ferma. Mi indica un portone.
Io gli faccio: "Chica buena?"
e Lui: "Claro!"
Scendo, pago e rotolo verso il portone. Sopra c'è scritto "Entresuelo" accanto al campanello "12".
Suono. Mi risponde una voce che non si capisce un cazzo. Aprono e salgo. Una rampa di scale e una testa scura sta dietro una porta socchiusa. Mi fa cenno di entrare.
Entro. Quella che mi ha aperto la porta è in sottoveste color crema. Bella in carne, tettona, succhiona. Con le labbra carnose da nera.
Mi accompagna in un salottino. Mi accomodo sopra un divanetto. Inizia la processione di fighe, me ne fanno vedere sette-otto, tre quarti cessi. Ma sono quasi le otto di mattina. Scelgo una tipa brasiliana.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVBel culo, mora, occhi scuri pelle olivastra. Cominciamo a parlare. Lei mi arla del suo cagnolino mentre io mi tiro fuori il periscopio. Lei comincia a succhiare senza cappuccio, glielo struscio un po' sulla faccia tanto per profumarla un po'. Sempbra che sto' gioco le piaccia. Ride. Le lecco i capezzoli, infilo un dito nella patonza che diventa tutta bagnata e capisco che è arrivato il monento di pomparla. La metto a pecora sul letto e ci do dentro un bel pò, poi lei mi sale sopra, il succo della sua fica mi ammolla tutte le palle, fosse per lei ci ficcherebbe dentro anche quelle.
Sono le 9 del mattino.
Valencia è famosa anche per l'orchata, che dopo una notte così ti rimette in sesto.
Dott._Pompatutte
07/11/2011 | 10:35
Gold
cazzu mi hai eccittato... ottima recensione... indirizzo di dove sei stato?
INCONTRA DONNE VOGLIOSEalpacino
07/11/2011 | 20:11
Newbie
senza dubbio il miglior bordello a valencia è il maxx...
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